Italiani e palestra: un amore che ritorna a settembre

Italiani e palestra: un amore che ritorna a settembre tra buoni propositi e sfide quotidiane. Il 68% degli italiani dichiara di aver considerato l’iscrizione in palestra uno dei buoni propositi post-vacanze estive. Secondo Trustpilot, nella scelta della palestra, le recensioni online influenzano 1 italiano su 4.

Settembre è tradizionalmente il mese dei buoni propositi, e tra questi, l’iscrizione in palestra occupa un posto di rilievo per molti italiani. Una recente ricerca commissionata da Trustpilot[1] ha indagato le preferenze e le abitudini degli abitanti del Belpaese quando si tratta di riprendere o iniziare un percorso di fitness, rivelando trend e motivazioni interessanti.

I buoni propositi di settembre: iscrizione in palestra, ma non per tutti

Secondo i dati raccolti, il 68% degli italiani dichiara di aver considerato l’iscrizione in palestra uno dei buoni propositi di settembre, mentre il 21% dichiara di non aver mai incluso questo obiettivo nella propria lista. Un 11%, infine, confessa di non fare buoni propositi a settembre.

I fattori decisivi nella scelta della palestra

Quando si tratta di scegliere la palestra giusta, i costi di iscrizione risultano essere il fattore più importante per più di un italiano su 2 (53%). Seguono la pulizia e l’igiene della struttura, che influenzano il 50% delle persone, mentre l’ubicazione della palestra è determinante per il 47%. Altri fattori rilevanti includono gli orari di apertura (40%), la modernità e la manutenzione degli attrezzi (33%), l’expertise degli istruttori (32%) e l’ambiente (30%).

Come si informano gli italiani sulle palestre?

La scelta della palestra è spesso guidata dal passaparola: il 43% degli italiani si affida infatti alle raccomandazioni di amici e familiari. Tuttavia, una buona percentuale preferisce visitare personalmente le strutture (41%) o fare ricerche su internet (28%). Tra i metodi attraverso cui informarsi, le recensioni online influenzano 1 italiano su 4, mentre i social media rappresentano una fonte per il 18%.

Frequenza e abbandono

L’analisi mostra che il 39% degli iscritti frequenta la palestra ogni due giorni, mentre il 22% si limita a una volta a settimana. Tuttavia, c’è un significativo 20% che dichiara di non essersi mai iscritto in palestra. Tra coloro che si sono iscritti, il 31% ha frequentato la palestra per più di tre mesi prima di smettere, mentre solo l’11% continua a frequentarla regolarmente.

Cosa motiva a restare iscritti a lungo termine?

Per molti, la chiave per mantenere l’impegno in palestra è un ambiente motivante e positivo, scelto dal 46% degli intervistati. I programmi di allenamento personalizzati e le tariffe scontate per iscrizioni a lungo termine sono anch’essi fattori importanti, ciascuno scelto dal 37% degli intervistati. Il supporto continuo da parte di un personal trainer e la varietà di corsi offerti sono considerati cruciali dal 36% e dal 29%, rispettivamente.

L’abbonamento: un impegno difficile da gestire?

Per quanto riguarda gli abbonamenti, il 31% degli intervistati ha continuato a pagare la palestra anche dopo aver smesso di frequentarla, e per il 23% è stato difficile cancellare l’iscrizione. Tuttavia, solo il 16% ha dimenticato di stare ancora pagando l’abbonamento dopo aver smesso di andarci.

“Settembre è ormai considerato un mese di grandi propositi, quasi alla stregua di gennaio, e per molti italiani la palestra diventa un punto focale del desiderio di rinnovamento personale. I risultati della nostra ricerca non solo confermano l’importanza di scegliere la palestra giusta, ma evidenziano anche come il processo di selezione si stia evolvendo” commenta Giacomo Bettazzi, Head of Marketing Italia di Trustpilot. “Se da un lato il passaparola resta fondamentale, è interessante notare come sempre più persone si affidino alle recensioni online per prendere una decisione informata; questo trend riflette un crescente bisogno di trasparenza e fiducia nelle scelte legate al benessere personale, valori che per noi di Trustpilot risultano essere fondamentali” conclude Bettazzi.

A proposito di Trustpilot

Trustpilot è nata nel 2007 con la missione di diventare un simbolo universale di fiducia. La nostra piattaforma digitale si fonda sulla trasparenza ed è gratuita e aperta a tutti. L’obiettivo di Trustpilot è quello di avvicinare le aziende ai consumatori e di instaurare un clima di fiducia e collaborazione. Raccogliamo le recensioni per consentire ai consumatori di acquistare con fiducia e forniamo input e informazioni utili alle aziende per aiutarle a migliorare l’esperienza che offrono al loro pubblico. Più la gente usa la nostra piattaforma e condivide le proprie opinioni, più ricchi sono gli approfondimenti che offriamo alle aziende, dando loro la possibilità di guadagnare la fiducia dei consumatori di tutto il mondo. Su Trustpilot sono state pubblicate oltre 267 milioni di recensioni di consumatori su aziende e prodotti, relative a più di 980.000 domini e questi numeri continuano a crescere al ritmo di una recensione al secondo. Con oltre 900 dipendenti, Trustpilot opera a Copenaghen (dove ha la sede centrale), Milano, Londra, Edimburgo, New York, Denver, Melbourne, Berlino e Amsterdam.

Nota

[1] Indagine commissionata da Trustpilot a Research Without Barriers – RWB e condotta su un campione di 1.054 italiani attraverso il metodo CAWI tra il 22 e il 25 luglio 2024.

 

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