Ginnastica per gli occhi? Certo. Dopo l’inverno scatta la voglia di ‘remise en forme’, non solo per muscoli e addominali con esercizi tonificanti: anche gli occhi hanno bisogno di rimettersi in forma, con la giusta ginnastica che va integrata a lenti specifiche per ridurre e prevenire i disturbi da affaticamento visivo digitale. Ecco i dati di un’interessante ricerca condotta da Captain Cook Reaserch per conto di Hoya, multinazionale nel settore delle lenti da vista, e alcuni preziosi consigli.
Ginnastica per gli occhi? Certo. Dopo l’inverno scatta la voglia di ‘remise en forme’ e non solo per muscoli e addominali, con esercizi tonificanti: anche gli occhi hanno bisogno di rimettersi in forma. In inverno passiamo molto tempo in in casa in modalità sedentaria e in questo periodo è più facile incorrere nella pigrizia che spesso si traduce in svariate ore davanti a computer, telefono e tv.
Il corpo «si rilassa», ma gli occhi non staccano mai!
Secondo una ricerca condotta da Captain Cook Reaserch per conto di Hoya – multinazionale nel settore delle lenti da vista – ogni giorno tra utilizzo di smartphone, computer, tablet, tv e altri dispositivi, la maggior parte delle persone trascorre in media 8-10 ore, con picchi fino a 15 ore, guardando schermi a distanza ravvicinata: il 33% da 3 a 5 ore, il 32% da 6 a 9 ore e il 28% oltre le 10 ore.
La ginnastica per gli occhi
Le famigerate maratone di serie tv, sempre più seguite a fronte della nascita di nuove modalità di fruizione come piattaforme di video streaming e servizi on demand, contribuiscono ad aumentare significativamente il tempo che ci vede incollati agli schermi per ore intere.
Un fenomeno sempre più popolare e in continua crescita che prende il nome di binge watching, letteralemente “abbuffata di visione”. Il termine descrive, infatti, l’abtitudine di vedere consecutivamente e senza sosta più puntate di una serie tv. Una tendenza che si è affermata ancora di più con l’avvento della pandemia, soprattutto tra le giovani generazioni.
I dati dell’indagine
A confermarlo anche i dati: secondo un’indagine condotta su un campione di giovani italiani nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 30 anni, il 45,2% degli intervistati afferma di aver trascorso dalle 2 alle 4 ore al giorno guardando film o serie tv nel periodo della pandemia, mentre il restante 35,7% trascorreva lo stesso lasso di tempo già nei mesi antecentendi a marzo 2020.
Evidente è quindi il grande stress al quale la nostra vista è continuamente soggetta.
Ecco perché, con l’arrivo della primavera, tra i buoni propositi di recupero del fisico non può mancare un’attenzione particolare al benessere dei nostri occhi con buone abitudini quotidiane, esercizi dedicati e il supporto di lenti che aiutano e ridurre e prevenire i disturbi da affaticamento visivo digitale.
Eccesso di stimoli digitali: come reagiscono gli occhi?
Le implicazioni dei comportamenti visivi da prolungata esposizione a monitor digitali, possono portare a sintomi diversi, tra cui i più frequenti: irritazione degli occhi a causa della continua sollecitazione a osservare schermi retroilluminati, secchezza ocularecausata dalla scarsa lubrificazione dovuta al ridotto ammiccamento, visione offuscata a intermittenza dovuta all’eccessiva luminosità dei supporti, mal di testa per stanchezza anche dopo sole due ore di utilizzo oltre a dolori posturali in più parti del corpo.
“Benessere routine” per gli occhi
Per proteggere in modo efficace i nostri occhi ed evitare sintomi fastidiosi, è sufficiente seguire alcuni semplici consigli degli esperti, evitando i classici metodi “fai da te”.
Ad esempio, un ottimo esercizio defaticante per far riposare la nostra vista e alleviare il sovraffaticamento visivo è la cosiddetta regola dei 20-20-20: 20 secondi di pausa, distogliendo lo sguardo dal pc, ogni 20 minuti e guardando a 20 piedi di distanza (circa 6 metri).
Osservare il panorama dalla finestra è per esempio una buona pratica per il bene dei nostri occhi in quanto permette di decontrarre la muscolatura del bulbo oculare, rilssandolo.
Per presevare lo stato di salute della vista è anche importante controllare l’illuminazione e l’intensità della luce dello schermo del dispositivo digitale in uso, stabilendo la corretta posizione e distanza di lavoro, e utilizzare occhiali con lenti specifiche a supporto accomodativo, come le lenti Sync di Hoya.
Le proposte Hoya
Adottare i giusti comportamenti davanti ‘agli schermi’ rappresenta quindi un vantaggio per i nostri occhi e la linea di lenti monofocali evolute a supporto accomodativo di Hoya, ne è un chiaro esempio. Nate con l’obiettivo di prevenire o ridurre i disturbi di affaticamento visivo, le lenti Sync migliorano il comfort degli occhi durante l’utilizzo di device digitali a distanza ravvicinata consentendo una visione ottimale da lontano. Anche la visione da vicino è ottimizzata grazie alla presenza di una “zona potenziata” nella parte inferiore della lente. Una soluzione innovativa, personalizzabile sul portatore, che favorisce il rilassamento dei muscoli oculari e consente una più facile messa a fuoco alleviando lo stress degli occhi in occasione di attività prolungate su schermo.
E voi la fate la ginnastica per gli occhi? Abbiamo parlato di Hoya anche qui a proposito della regola 20/20/20.
(Simona Recanatini)
Foto: courtesy of ufficio stampa Hoya