Benessere indoor, fare sport a casa si rivela una buona mossa per la salute

Sport a casa? Olimpia Splendid presenta i risultati di una indagine condotta sul vissuto della casa in Italia e i fattori che influenzano il benessere indoor, nel post-pandemia. Un’interessante fotografia anche per chi pratica ama praticare sport tra le pareti domestiche.
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Sport a casa, una tendenza sempre più praticata, a maggior ragione con la pessima qualità dell’aria che caratterizza sempre più spesso alcune zone del nostro Paese.

Del resto, la casa è benessere, espressione di sé, spazio da vivere e condividere. È un luogo denso di significati e in continua evoluzione che Olimpia Splendid – azienda italiana specialista della climatizzazione, riscaldamento e trattamento dell’aria di casa – si è posta l’obiettivo di approfondire attraverso un’indagine sul vissuto degli italiani in casa, il livello di consapevolezza rispetto ai fattori che ne influenzano il benessere indoor e i comportamenti in uso per migliorarne la condizione.

Sport a casa, una tendenza

La survey è stata condotta da Toluna, digital market research agency, e ha coinvolto un campione di 1.000 uomini e donne italiane, tra i 25 e i 64 anni, responsabili acquisto di elettrodomestici per la casa.

Alla luce anche delle ultime notizie in merito al clima “esterno” e al livello di inquinamento delle nostre città, questi dati confermano sempre di più l’importanza per gli intervistati dell’argomento qualità dell’aria.

Fare sport all’aperto con i livelli di inquinamento al massimo può rivelarsi una pessima idea per la propria salute, come ben sappiamo. Ecco quindi che le pareti di casa diventano il luogo migliore per l’attività fisica, sopratutto in determinati frangenti conassi all’emergenza inquinamento nella città.

Gli italiani e il comfort di casa

Il primo dato interessante emerso è l’aumento significativo del tempo trascorso in casa per oltre un terzo degli intervistati, nel periodo post-pandemia. Guardare la televisione, cucinare e ascoltare musica sono le attività svolte con maggior frequenza ma, accanto al tempo libero, anche lo smart working rientra nella quotidianità domestica per 4 italiani su 10 (42%), che dichiarano di lavorare da casa tutti i giorni (solo il 15% non lo pratica affatto).

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In un luogo in cui si trascorre così tanto tempo è quindi importante star bene. Quali sono le variabili che ne influenzano maggiormente il percepito? Pulizia (61%), luminosità (45%) e sicurezza (42%) sono giudicati come i fattori-chiave per il benessere, con una maggiore incidenza tra le donne. Ma un ruolo importante ricopre anche il clima interno (temperatura e umidità) che risulta importante per quasi 4 intervistati su 10 (38%), molto più che il comfort acustico (rilevante solo per il 25% dei rispondenti) e la purezza dell’aria (21%).

La qualità dell’aria

Un dato quest’ultimo relativamente basso, se confrontato con l’importanza dichiarata dalla quasi totalità dei rispondenti (93%) all’argomento qualità dell’aria. La percezione generale, tuttavia, è che l’inquinamento si trovi principalmente outdoor: mezzi di trasporto pubblico e spazi cittadini all’aperto sono infatti tra i luoghi giudicati più inquinati (96%), mentre la casa è percepita come un luogo sicuro.

Per 7 italiani su 10 (70%) la qualità dell’aria in casa propria è giudicata infatti buona o addirittura molto buona.

Il trattamento dell’aria, tra buone abitudini e soluzioni specifiche

Se temperatura, umidità e purezza dell’aria –in percentuali differenti – influenzano il benessere domestico, quali azioni gli italiani ritengono efficaci per migliorarne la condizione? Ai primi due posti si trovano le buone e sane abitudini quotidiane, come aprire le finestre per aerare gli ambienti ed evitare di fumare in casa.

Ma in terza posizione (77% degli intervistati) si colloca l’utilizzo di un apparecchio specifico per il trattamento di temperatura, umidità e purezza dell’aria di casa. I climatizzatori sono i più diffusi, presenti nelle case di quasi 7 italiani su 10 (65%), ma godono di una buona presenza anche i deumidificatori (41%), mentre purificatori e umidificatori si affermano come tecnologie più di nicchia (posseduti, rispettivamente, dal 21% e dal 14% del campione).

Elettrodomestici multifunzione

Interessante notare come i climatizzatori, tecnologie tra le più popolari del segmento trattamento aria, vengano infatti scelti anche per la loro multifunzionalità, ovvero la presenza di più funzioni in un unico apparecchio. Per quasi 4 italiani su 10 (37%) è infatti una caratteristica oggetto di valutazione in fase di acquisto, dopo efficienza (64%) e silenziosità (57%).

Un dato che ben fotografa l’attuale situazione del mercato, che vede i principali player impegnati nella ricerca e sviluppo di tecnologie capaci di trattare l’aria in modo completo. E i nostri polmoni ringraziano., soprattutto se pratichiamo sport a casa…

(S.R.)

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