Sul palco dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, l’iconico evento dell’azienda, storie straordinarie di persone comuni premiate da alcune delle medaglie che hanno fatto sognare l’Italia a Parigi 2024.
Martedì 3 dicembre si sono accesi i riflettori sulle premiazioni dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, i riconoscimenti con cui da nove anni Garmin Italia celebra i protagonisti di imprese straordinarie, dall’atletica al well-being, dalla nautica alla moto, passando per l’outdoor.
Sul palco dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, l’iconico evento dell’azienda, storie straordinarie di persone comuni premiate da alcune delle medaglie che hanno fatto sognare l’Italia a Parigi 2024.
Per ogni protagonista, una storia incredibile che non poteva trovare teatro migliore per essere raccontata. Sul palco anche nomi di spicco del panorama sportivo italiano, come Nicolò Martinenghi, medaglia d’oro nei 100 metri a rana, Gabriel Soares, medaglia d’argento nel canottaggio nel doppio pesi leggeri, Ruggero Tita e Caterina Banti, medaglia d’oro con i Nacra 17, Daila Dameno, medaglia di bronzo nell’arco composto alle Paralimpiadi, Alice Bellandi medaglia d’oro nel judo e Mara Navarria medaglia d’oro nella prova a squadre femminile della spada.
I Garmin Beat Yesterday Awards 2024
Per il nono anno, i Beat Yesterday Awards di Garmin hanno illuminato la notte di Milano. Nove anni che scandiscono la crescita di un evento che mai come quest’anno è stato la grande celebrazione della passione sportiva.
“Beat Yesterday”, il claim di Garmin che vuole essere un’esortazione quotidiana a spostare sempre più in alto l’asticella della propria prestazione – sia essa sportiva o, semplicemente, di vita vissuta – ha trovato la sua massima espressione nel palco che ha animato la serata di martedì tre dicembre.
A premiare le imprese straordinarie di persone comuni, Garmin ha chiamato alcune tra le medaglie più belle che hanno infiammato l’estate italiana nella storica cornice olimpica di Parigi 2024. Con la forza che solo un grande brand di chiara tradizione sportiva può esprimere, l’impegno di Garmin è stato dunque duplice: esaltare ancora una volta le incredibili vittorie di atleti che hanno compiuto il più iconico “Beat Yesterday” sportivo, da un lato. Dall’altro, valorizzare le storie impressionanti di persone comuni che si sono dedicate a grandi progetti.
Lo sport come celebrazione di un percorso eccezionale
In Viale del Ghisallo 12, dove risiede Casa Garmin, è andata quindi in scena l’immensità di quello sport che amplia il proprio perimetro fino a dissolversi in una dimensione trascendentale dove tutto è possibile: sperimentare, eccedere i propri limiti, riscoprirsi fino a diventare una nuova versione di sé, forse migliore. Senza dubbio inaspettata. Quello sport che talvolta impone la consapevolezza dei propri limiti e mezzi, ma che sa anche regalare la scoperta di impensabili risorse. Sport che, in ultima analisi, è la più fiera celebrazione di sé e di un percorso tutto personale, non necessariamente di un traguardo agonistico istituzionale.
I Beat Yesterday Awards, da nove anni, celebrano questo immenso potere dello sport. Ed è forse questa la forza che ha trainato le oltre 1.000 candidature che hanno affollato le scrivanie della sede italiana dell’azienda – o le 15.000 che si sono susseguite da quando il premio è stato istituito.
A tagliare il nastro su un palco d’eccezione, l’Amministratore Delegato di Garmin Italia Stefano Viganò e Federica Picchi, Sottosegretario Sport e Giovani di Regione Lombardia, che ha fortemente voluto essere presente per celebrare ancora una volta i valori più puri dello Sport.
Nove anni di Beat Yesterday
“Ci piace pensare che i riflettori sul palco del Beat Yesterday non si spengano mai, che le storie continuino a essere raccontate e che i protagonisti le portino avanti giorno dopo giorno, anche una volta finita la festa” ha commentato Stefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia. “Nove anni di Beat Yesterday non sono solo un traguardo incredibile, rappresentano anche l’impegno che l’azienda mette in campo da nove anni per celebrare lo Sport in ogni sua forma. Ciò che ci accomuna non sono i risultati, le performance, le grandi vittorie o quelle sconfitte che hanno sempre una storia da insegnare. Ciò che ci accomuna sono, in ultima analisi, i valori che lo sport sa trasmettere: la dedizione, l’impegno, il coraggio, la sfida con sé stessi e con gli altri, la passione e la capacità di non arrendersi mai. Vedere tutto ciò rappresentato sul nostro palco, quest’anno addirittura a Casa nostra, è stata la più bella conclusione di un anno che ha regalato grandi gioie sportive”.
“Sono lieta di essere qui oggi a celebrare i valori dello Sport e a premiare le imprese straordinarie di persone sconosciute che incarnano la bellezza della disciplina e del vivere. Lo Sport racchiude entrambe, ci fa scoprire il potere della forza di volontà e della determinazione e ci fa apprezzare la vita. Il vostro motto è fare meglio ogni giorno, che non significa vincere a tutti costi ma prefiggersi un obiettivo, mettersi alla prova, eventualmente cadere e sempre migliorare. Apprezzo l’unione che stiamo celebrando su questo palco fra sportivi eccellenti e persone che hanno la loro personale sfida da raccontare. Apprezzo il gioco di squadra che ci consente, questo sì, di fare qualcosa in più ogni giorno”, ha commentato Federica Picchi.
Le storie vincitrici dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024
Maria Vittoria Marchesini, Giovanna Micol: la forza del Team per una vittoria storica
“Da piccole passavamo le notti a guardare le regate in televisione, a tifare Luna Rossa: un sogno che ci sembrava irraggiungibile”.
Inizia così il racconto di Maria Vittoria Marchesini e Giovanna Micol, membri dell’equipaggio del Team Luna Rossa femminile, che ha conquistato il titolo della Puig Women’s America’s Cup. Una vittoria che ha messo in evidenza l’eccellenza tecnica e tattica del gruppo. È la forza del team che ha permesso di raggiungere questo storico traguardo. Grazie a una preparazione meticolosa e a un equipaggio altamente qualificato, il team ha dominato nelle fasi finali, concludendo con un risultato storico per la vela femminile. La strategia del team si è basata su partenze rapide, una gestione precisa della velocità e un’ottima sinergia tra i membri dell’equipaggio, essenziali in regate così veloci e tecnicamente complesse.
A presentare la loro storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Guido Meda. Il premio è stato conferito da Caterina Banti e Ruggero Tita.
Roberto Ragazzi: ai confini del mondo
Libero professionista con la passione per l’esplorazione, inizia a viaggiare alla ricerca di quei paesaggi in cui la natura è la protagonista assoluta.
“Nella notte, quando sei sotto il cielo stellato e hai lo sguardo puntato all’aurora boreale, è lì che inizia il tuo viaggio, emozioni che corrono sotto la pelle: è lì che scopri te stesso”. Il viaggio non solo come fonte di sensazioni uniche, ma anche come strumento di consapevolezza.
Consapevolezza che porta Ragazzi in Islanda per 14 giorni, 12 dei quali in situazione di «whiteout», una condizione meteorologica in cui i contorni e i punti di riferimento in una zona coperta di neve diventano quasi indistinguibili, dopo aver camminato 160 chilometri trainando le slitte con gli sci, le tende artiche e tutto l’occorrente per sopravvivere in mezzo al ghiaccio, tra nevicate incessanti e venti impetuosi sul ghiacciaio Vatnajökull, il più grande d’Europa.
Roberto Ragazzi ha affrontato tutto questo per andare a vedere con i propri occhi gli effetti del cambiamento climatico e sensibilizzare il pubblico circa lo scioglimento dei ghiacciai, uno dei principali drammi ambientali del nostro tempo e per raccogliere fondi per portare acqua corrente in un villaggio di 1.700 persone in Burundi, attraverso la realizzazione di un acquedotto.
A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Lino Zani. Il premio è stato conferito da Gabriel Soares.
Francesca Gasperi: due ruote per una Strada della Speranza
Dodici stati, migliaia di chilometri macinati sulle due ruote da Imperia a Jedda, in Madagascar, scansando le rotte inaccessibili a causa delle guerre. Francesca Gasperi decide di attraversare il continente asiatico in moto insieme al compagno per raggiungere una zona segnata da difficoltà.
Sessantamila persone distanti 80 chilometri dal primo ospedale, la strada esiste a malapena, sembra un sentiero di montagna difficile da percorrere anche a piedi. La gente rischia ogni giorno.
Una realtà incredibilmente lontana da quella che viviamo ogni giorno e per questo dall’impatto straniante.
“La povertà, la mancanza di cibo, vestiti, case, è stata una sensazione molto forte. Abbiamo documentato ciò che abbiamo vissuto, anche a sostegno di una raccolta fondi. Oggi, grazie a questo, la Strada della Speranza è in costruzione”.
A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Davide Camicioli. Il premio è stato conferito da Daila Dameno e Mara Navarria.
Claudio Pelizzeni, viaggiatore seriale: la forza della Trip Therapy
Dopo anni da dipendente in banca, Claudio Pelizzeni capisce che quella vita gli sta stretta. Si dimette e decide di seguire un sogno: riuscire a rendere il viaggio la sua vita, iniziando da un giro del mondo che ne segnerà il destino. Un viaggio straordinario, con un obiettivo sfidante: esplorare il mondo dall’Australia all’America Latina, passando per l’Africa senza usufruire del volo aereo. Un viaggio, come ogni viaggio, che alza l’asticella dell’introspezione e che gli permette di raggiungere l’“apice della gioia e toccare punti di felicità mai raggiunti in tutta la vita“, ma in solitudine. Pelizzeni impara a viaggiare da solo e a stare bene con se stesso, nonostante sia anche affetto da diabete dall’età di nove anni. Oggi Pelizzeni non viaggia più da solo, ma ha deciso di condividere la sua storia per migliorare la vita delle persone, accompagnandole a esplorare il mondo per comprendere il potere curativo del viaggio.
A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Nicola Savino. Il premio è stato conferito da Alice Bellandi.
Diego Pettorossi, un Data Analyst alle Olimpiadi
Una vita che lo porta a dividersi tra Italia e Stati Uniti. In Italia la formazione, i primi allenamenti. Negli Stati Uniti il lavoro da Data Analyst e il pallino per l’atletica, inseguendo il sogno sportivo per eccellenza. Diego Pettorossi raggiunge l’obiettivo olimpico quasi da autodidatta, diventando l’unico atleta non professionista della Nazionale italiana.
“Arrivare alle Olimpiadi è stato un vero e proprio viaggio. Utilizzavo le ferie per fare le gare, i permessi per allenarmi. Poi ho deciso di scommettere su me stesso”. Pettorossi si qualifica 48esimo su 48 e accende il sogno a Cinque Cerchi. Da autodidatta, la sua tenacia e la determinazione a non arrendersi mai lo conducono a Parigi, di fronte a ottantamila persone, a correre i 200 metri. Arrivare a respirare queste emozioni incredibili riservate a pochi, rimette in prospettiva sforzi e sacrifici che lo portano a sfiorare la semifinale per pochi centesimi.
A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Andrea Berton. Il premio è stato conferito da Linus e Nicolò Martinenghi.