Facciamo una riflessione: l’industria dello sport vive di innovazione e il mercato dello sport è determinato da una costante riqualificazione e da un continuo sviluppo. Molte innovazioni iniziano come idee folli di un atleta per poi diventare una start-up innovativa da un giorno all’altro: è il momento storico che stiamo attraversando, nel quale emergono innovazioni ogni giorno, così come creatori, inventori, pionieri.
Come Nicola Zamuner, di San Biagio di Callalta, atleta pluripremiato di canoa prima e di sup oggi, che di recente è stato all’ISPO di Monaco dove ha presentato per i 4 giorni della più importante fiera dello sport mondiale la maglia con sensori cardio, velocità e accelerazione da lui testata in gare come la 200 Km Sup 11 in Olanda lo scorso settembre e in altre gare estreme.
Si tratta della maglia IKAIKA, dotata di sensori tessili, che nasce dalla collaborazione di due aziende che hanno incrociato le loro conoscenze, quella medicale della Comftech di Monza e quella tecnologico/sportiva di Weargraph di Treviso di cui fa parte Nicola stesso.
Zamuner, tra Piave e Sile, allena giovani per prepararli a diventare futuri campioni, consapevole come altri innovatori, che solo con dati numerici alla mano si possono migliorare in continuità le prestazioni di un atleta tenendo conto della sicurezza del battito cardiaco sotto controllo e delle prestazioni registrate che un algoritmo elabora e rende disponibili in tempo reale su smartphone.
In questa ultima edizione di Ispo il punto focale è stata la crescente digitalizzazione dell’industria dei prodotti sportivi, un argomento che è stato esplorato nel nuovo formato ISPO Digital dove adidas, tornata dopo qualche anno di assenza dalla fiera, ha condotto il tema della crescita legata ai dati con conferenze ed eventi che hanno tracciato una strada senza ritorno: l’innovazione motore nel business dello sport moderno. MFM
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