Allenamento e musica, amici o nemici? Ascoltare musica durante il training è positivo? Fa bene? La scienza sostiene di sì: ascoltare musica mentre ci si allena può persino aiutare a sentire meno la fatica e rendere l’allenamento più efficace. Abbiamo sentito il parere di Marco Tonarelli, General Manager del David Lloyd Club Malaspina .
Allenamento e musica, amici o nemici? Ne sentiamo parlare da tempo: ascoltare musica durante il training è positivo? Fa bene? I pareri sembrano a senso unico. La maggior parte degli addetti ai lavori, infatti, sostiene che ascoltare musica mentre ci si allena può persino aiutare a sentire meno la fatica. E la scienza conferma questa tesi. Una ricerca della University of Southern Queensland in Australia, che ha analizzato 140 studi condotti dal 1911 al 2017, ha messo in evidenza come la musica non solo renda l’esercizio più facile e divertente, ma si traduca in un allenamento più produttivo ed efficiente. E ancora: la Brunel University di Londra ha testato gli effetti della musica con uno studio pubblicato sulla rivista International Journal of Psychophysiology. Bene: gli scienziati hanno appurato che l’ascolto della canzone di Marvin Gaye “I Heard It Through The Grapevine” mentre si allenavano, ha provocato nei partecipanti allo studio stimoli in una regione del cervello associata a una diminuzione della fatica. Le persone hanno riferito di aver avuto la sensazione che gli allenamenti fossero più brevi e più stimolanti mentre ascoltavano la canzone di 11 minuti, l’unica usata nello studio.
Le persone dunque grazie alla musica si sentono meno stanche e possono allenarsi più a lungo con benefici tangibili per la loro salute.
Ancora: il ruolo della musica può avere un ruolo strategico nei momenti più critici dell’allenamento, quando si sta per “mollare”. La musica quindi non è solo un modo per ingannare il tempo mentre si corre sul tapis roulant.
Un altro studio inglese condotto dal dottor Jack Lewis rivela che ascoltare musica classica migliora la qualità e l’intensità dell’allenamento.
La musica classica stimolerebbe la velocità nei movimenti ma senza provocare in aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, con una percezione inferiore dello sforzo e un abbassamento della produzione di cortisolo, ormone associato allo stress.
Allenamento e musica, amici o nemici?
Cosa ne pensano gli addetti ai lavori di allenamenti e musica? Abbiamo sentito il parere di Marco Tonarelli, General Manager del David Lloyd Club Malaspina .
“Noi di David Lloyd ne siamo convinti. La musica è l’elemento fondamentale di un allenamento e di ogni sua singola fase. Il brano giusto aiuta a dare la carica e a seconda della tipologia, può migliorare la performance durante la fase centrale di un allenamento o contribuire a far rallentare il respiro durante la fase di defaticamento. Per me, per esempio, è impensabile allenarmi in silenzio. Non è un caso che in passato si sia arrivati a bandire la musica da alcune discipline sportive perché dichiarata alla stregua di un “doping naturale” per coloro che facevano attività a livello agonistico; per poi fare marcia indietro riconoscendo le proprietà benefiche a livello mentale. La musica è poi fondamentale negli allenamenti HIIT. In particolare, in Blaze, l’ultima novità 2019, la musica unisce tutte e tre le stazioni del workout e sancisce il momento in cui spostarsi da una stazione all’altra: la prima dedicata alla corsa e attrezzata con tapis roulant ammortizzati, la seconda incentrata sulla forza e munita di pesi e panche, la terza, infine, riservata agli sport da combattimento e dotata di sacchi da box e guantoni. La musica spinge ciascun partecipante della classe a superare i propri limiti per raggiungere i propri obiettivi personali” conclude Marco Tonarelli.
E voi cosa ne pensate? Musica o silenzio durante il vostro training? (S.R.)
Abbiamo parlato di Blaze anche qui.
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