Infortuni nella corsa? Oggi vi parliamo di B-CURE, un dispositivo laser a bassa potenza (LLLT) leggero, portatile e ricaricabile, che agisce direttamente sulla causa del dolore attraverso un incremento dell’attività cellulare nella parte trattata.
Infortuni nella corsa? Soprattutto in questo particolare periodo, con il Coronavirus che si è insidiato nelle nostre vite, un piccolo infortunio può diventare un problema. Basta un movimento sbagliato, uno sforzo troppo intenso, un’infiammazione muscolare, i postumi di un’operazione che si fanno sentire: sono molteplici le ragioni per cui il corpo può provare dolore. Quando questo avviene, si vuole solo che il “male” passi il prima possibile e in modo permanente.
Oggi vi parliamo di B-CURE, un dispositivo laser a bassa potenza (LLLT) leggero, portatile e ricaricabile, che agisce direttamente sulla causa del dolore attraverso un incremento dell’attività cellulare nella parte trattata.
In tal modo viene rafforzata la comunicazione intercellulare e aumentata la circolazione sanguigna, con un’accelerazione della naturale guarigione.
Frutto della ricerca scientifica israeliana, dal punto di vista tecnologico l’innovazione B-CURE consiste nel concentrare in uno strumento compatto la quantità di energia di un dispositivo laser di grandi dimensioni, distribuendola in modo graduale in base al numero di utilizzi, su un’area di 4,5 cmq, con tutta la comodità di un device portatile.
Gli infortuni nella corsa
La corsa, oltre ad essere una disciplina a se stante, è alla base di numerosi sport, come calcio o basket.
L’articolazione più interessata in questa attività è il ginocchio, ed è per questo che gli infortuni nella corsa nel 42,1% delle volte lo vedano protagonista.
Le motivazioni sono principalmente biomeccaniche a causa della dissipazione delle forze, assi di carico e capacità di adattamento dell’articolazione stessa.
Le patologie e problematiche di ginocchio sono numerose e di diversa natura. Nell’ambito della corsa le più comuni sono la tendinopatia femoro-rotuleae la sindrome della bandelletta ileo-tibiale.
La prima corrisponde al classico“ginocchio del corridore”, e coinvolge il tendine che si inserisce poco sotto la rotula in un punto della tibia chiamato tuberosità tibiale.
Il dolore si presenta anteriormente al ginocchio proprio al di sotto della rotula e fino alla sua inserzione tibiale.
Tendenzialmente la causa comune è un sovraccarico del quadricipite, e i sintomi si presentano proprio quando il quadricipite è interessato come motore principale del movimento, ad esempio salendo un gradino alto, correndo in salita e nei movimenti dove è richiesto un “affondo”.
La seconda patologia è la sindrome della bandellettaileo-tibiale, dove il termine sindrome sta a indicare una serie di sintomi con una causa reale non chiara ma che portano a un determinato quadro clinico.
La bandelletta ileo-tibiale nasce dalla parte laterale dell’anca e si inserisce sulla superficie laterale della tibia; la sua infiammazione dipende da una errata distribuzione dei carichi (corsa errata, scarpe sbagliate) oppure da un sovraccarico, che creano una tensione nella parte finale e inserzionale del tensore della fascia lata.
In questi casi è necessario avviare in modo tempestivo una terapia risolutiva, perché il rischio maggiore è la cronicizzazione dei sintomi con una conseguente limitazione nella corsa e, in casi più gravi, anche delle semplici attività quotidiane.
Come agisce B-Cure
B-Cure, in virtù della sua leggerezza e facilità d’uso, permette un utilizzo in totale autonomia da parte dell’utente: le ricerche condotte dall’azienda Erika Carmel Ltd che lo ha sviluppato, suggeriscono di applicarlo per una durata di 8 minuti, ripetendo l’operazione fino a quattro volte al giorno. E tutto ciò è possibile ovunque ci si trovi, a casa o in trasferta, senza doversi recare in centri specializzati.
Il fascio di luce dello strumento applicato all’area da trattare agisce sulla superficie della pelle e allo stesso tempo penetra in profondità attraverso il tessuto cutaneo, senza alcun effetto collaterale, come riscaldamento o danni all’epidermide e al derma. Dall’assorbimento dei raggi laser da parte del corpo umano derivano il miglioramento della circolazione sanguigna locale, l’incremento dell’attività cellulare e l’intensificazione della comunicazione intercellulare. È proprio attraverso questi processi che B-Cure è in grado di aumentare la produzione dell’enzima SOD (superossido dismutasi) che combatte l’infiammazione e allevia il dolore.
Grazie al rilascio di endorfine, ormoni naturali prodotti dal cervello, il laser riduce l’intensità del dolore avvertito, consentendo un netto miglioramento della qualità della vita del paziente.
Classic o Sport
B-CURE LASER CLASSIC è lo strumento domestico progettato per il trattamento di problemi cronici e acuti come mal di schiena, dolore al ginocchio, artrite. B-CURE Laser inoltre supporta e accelera la guarigione di ferite semplici e ferite gravi come acne, herpes, infezioni e cicatrici.
Energia erogata, 3,75 joule al minuto. Prezzo consigliato al pubblico: 650 Euro.
B-CURE LASER SPORT. Un dispositivo efficace e naturale per il trattamento dei problemi ortopedici e dei dolori conseguenti a infiammazioni e infortuni sportivi acuti e cronici. B-CURE laser sport è utilizzato con successo da numerosi professionisti della medicina sportiva, da medici a ortopedici, da chiroterapeuti a fisioterapisti di ospedali, in quanto strumento ottimale per favorire la guarigione e accelerare il ritorno alle attività sportive.
Energia erogata, 4,5 joule al minuto. Prezzo consigliato al pubblico: 800 Euro.
I prodotti B-CURE sono disponibili attualmente in 20 punti vendita in Italia (segnalati sul sito) tra farmacie, negozi sportivi e nello shop online dell’azienda all’indirizzo: www.laser-pro.it
Alcuni punti vendita offrono anche la possibilità di noleggiare lo strumento prima dell’acquisto. (S.R.)
Foto apertura: by Arek Adeoye on Unsplash