Attività fisica e ciclo? Si può e fa bene. Per fare il punto su questa spinosa tematica, che lascia ancora molti dubbi a tante donne, MyFitnessMagazine ha intervistato il ginecologo di MioDottore, il dottor Ettore Soscia, che ci svela dei consigli utili per poter praticare attività sportiva anche “in quei giorni”, nel migliore dei modi e senza controindicazioni.
Attività fisica e ciclo? Fare sport con il ciclo mestruale non solo è possibile ma fa anche bene! Per fare il punto su questa spinosa tematica, che lascia ancora molti dubbi a tante donne, MyFitnessMagazine ha intervistato il ginecologo di MioDottore, il dottor Ettore Soscia, che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma.
Il dottor Soscia di MioDottore ci svela dei consigli utili per poter praticare attività sportiva anche “in quei giorni”, nel migliore dei modi, senza controindicazioni.
Attività fisica e ciclo? Si può e fa bene
Ed ecco la nostra intervista al dottor Ettore Soscia, ginecologo di MioDottore.
Sport durante il ciclo mestruale: che consigli possiamo dare alle donne attive?
Prima di tutto desidero fare chiarezza sui termini distinguendo il Flusso mestruale dal Ciclo mestruale. Per Ciclo mestruale si intende il lasso di tempo che intercorre tra un flusso mestruale e il successivo; per Flusso mestruale si intende lo sfaldamento dell’endometrio e quindi la perdita di sangue che ne deriva, che fisiologicamente in età fertile è di circa cinque giorni. Ciò detto, confermo che non esistono controindicazioni alla pratica di sport durante il flusso mestruale anche se la donna può avvertire un poco di disagio per cui spesso è più pratico l’utilizzo di assorbenti interni (che non sempre sono un beneficio per le vaginiti recidivanti). Se il flusso mestruale è fisiologico, quindi circa cinque giorni di durata e l’atleta ha un buon emocromo, può anche mantenere una discreta intensità di allenamento; se non dovesse essere così e dovesse presentare un blando o medio stato anemico, allora sarebbe opportuno che la stessa atleta venisse valutata da un medico e riduca l’intensità dello sforzo. In più va sempre distinto lo sport amatoriale dallo sport professionistico; la pratica di quest’ultimo ha bisogno di una valutazione globale clinico-strumentale.
Quali i vantaggi, invece, di praticare sport durante il ciclo?
La pratica di sport determina il rilascio di ormoni benefici tra cui l’adrenalina e il cortisolo e l’immissione di mediatori di tipo antiinfiammatorio per cui l’atleta riesce ad avere spesso una discreta attenuazione della sintomatologia dolorosa durante il flusso mestruale. Ovviamente se le algie pelviche sono determinate da patologie organiche questo avviene con minore successo.
Di fatto lo sport è benefico per la dismenorrea fisiologica (dolore mestruale blando e fisiologico).
Quanto appena accennato è soprattutto veritiero per le atlete amatoriali; è giusto ricordare infatti che per le atlete professioniste (per lo stress legato alle gare) o per quelle in cui si altera il rapporto massa magra – massa grassa, spesso si verificano episodi di amenorrea (assenza di flusso mestruale) che sono meritevoli di giudizio clinico da specialista ginecologo-endocrinologo.
Ci sono attività sportive o discipline particolarmente consigliate? O che sarebbe meglio evitare?
Non esistono discipline da consigliare o sconsigliare, l’atleta può continuare a praticare lo sport che ama, ovviamente, come detto in precedenza, in caso di anemia o astenia, è opportuno ridurre l’intensità.
Fase del ciclo e allenamenti: si possono “tarare” in base al periodo (pre-mestruale, ovulatoria, post-mestruale)?
La modulazione ormonale che determina il ciclo può portare a diversi momenti e comportamenti dell’atleta; per questa domanda quindi differenzierei le risposte per le atlete agoniste e per quelle amatoriali.
Se gli allenamenti sono volti alla pratica sportiva agonistica e ci dovessero essere delle gare in programma, alcune atlete possono interpellare il proprio ginecologo che può aiutarle inibendo il flusso mestruale con il banale utilizzo della pillola anticoncezionale, togliendo loro pertanto sia il disturbo del flusso, sia l’oscillazione fisiologica degli ormoni sessuali. Questo non è considerato doping ovviamente e non determina alterazioni patologiche.
Per le atlete amatoriali vale quanto detto in precedenza; ognuna è la bilancia di se stessa e può modulare l’intensità della pratica sportiva in base alla conoscenza del proprio corpo.
Se l’obiettivo è essere in armonia con il proprio corpo, allora si spinge sull’acceleratore solo se si ha l’energia per farlo; in caso contrario si rallenta.
Sport e ciclo: consigli su alimentazione e idratazione.
I consigli relativi all’alimentazione e all’idratazione sono gli stessi che si devono dare a tutte le atlete indipendentemente dalla presenza o meno del flusso mestruale. E’ implicito però che una implementazione di ferro, supporti vitaminici e acqua può aiutare nei giorni di flusso mestruale.
Un ultimo consiglio?
Divertitevi, godete dei benefici dello sport e state in armonia con il vostro corpo!
Ringraziamo il dottor Ettore Soscia, ginecologo di MioDottore, per le sue risposte. Abbiamo parlato di MioDottore anche qui a proposito di difese immunitarie e sport mentre qui abbiamo parlato di integratori utili alla donna.
(Simona Recanatini)