Come gestire gli infortuni muscolari? MioDottore ha coinvolto uno dei suoi esperti, il Dottor Massimo Cassarino, ortopedico che fa parte dello staff medico del calcio Catania, per capire come affrontarli e soprattutto a cosa prestare attenzione.
Come gestire gli infortuni muscolari? E a cosa è necessario prestare maggiore attenzione? MioDottore– la piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – ha coinvolto uno dei suoi esperti, il Dottor Massimo Cassarino, ortopedico. Ecco qui di seguito le sue risposte alle nostre domande.
Come gestire gli infortuni muscolari: il parere dell’ortopedico
Dottor Cassarino, quando il muscolo subisce una lesione, cosa succede? Perché si può andare incontro a danni muscolari? Colpa dell’alimentazione, del poco riposo tra una seduta di training e l’altra, di uno sforzo esagerato, stretching mal eseguito o non eseguito affatto?
Le lesioni muscolari rappresentano un evento negativo comune in ambito sportivo, professionistico e non. Se in una percentuale minore dei casi sono il risultato di un impatto diretto sul muscolo, nella restante parte sono dovuti a movimenti eseguiti in tempi o modi non corretti. Il meccanismo traumatico che provoca una lesione muscolare è più frequentemente un’improvvisa e veloce variazione della lunghezza muscolare, non coordinata. Si tratta di un improvviso allungamento passivo del muscolo durante la fase di contrazione oppure di una troppo rapida contrazione del ventre muscolare durante uno stato di rilasciamento.
Ogni muscolo è costituito da migliaia di fibre che scorrono le une accanto alle altre e che lavorano coordinate come i giocatori di una squadra.
Tutti i fattori in grado di incidere sulla qualità delle fibre muscolari possono favorire la stanchezza dei “giocatori di questo team”: disfunzioni neuromuscolari, forza, allenamento, estensibilità, idratazione, condizione psicologica e alimentazione sono i principali artefici, favorendo le variazioni di lunghezza non coordinate.
In quanto tempo si risolvono le lesioni muscolari?
Secondo L’American Medical Association le lesioni muscolari si distinguono in:
Contratture o lesione di grado 0, il muscolo è semplicemente contratto;
Elongazionio stiramenti, lesione di grado 1, si ha una distensione delle fibre muscolari, ma non c’è rottura;
Distrazionio lesione di grado 2, in questo caso le rotture interessano parte delle fibre del muscolo, con emorragie e conseguenti ecchimosi a livello sottocutaneo:
I stadio – rottura di poche fibre
II stadio – rottura di più fibre
III stadio – rottura parziale
Rotture, in questo caso la rottura delle fibre interessa tutto il muscolo.
Le lesioni di primo grado si risolvono nel giro di 1-2 settimane, quelle di secondo grado prevedono invece tempi di guarigione più lunghi (15-30 giorni). Nei casi più gravi (lesioni di III grado), può essere necessario l’intervento chirurgico.
Quali sono le tipologie di infortuni muscolari più frequenti a cui si può andare incontro facendo i propri workout, a casa e in palestra?
Normalmente (e fortunatamente!) nelle sessioni di allenamento a casa o in palestra, non si subiscono le brusche variazioni di lunghezza sopracitate: nella maggior parte dei casi quindi le lesioni sono meno gravi, si tratta quindi di contratture o al massimo di elongazioni.
Quali le cause?
Sforzi non proporzionati alle proprie capacità muscolari, di resistenza, di forza, di elasticità sicuramente sono le cause più ovvie.
Attenzione: non bisogna curare solo il muscolo, ma anche le condizioni fisiche generali, come il livello di idratazione, la condizione psicologica e l’alimentazione.
Muscoli e alimentazione: quali suggerimenti tenere a mente?
Premettendo che i nutrizionisti sono i professionisti adeguati a rispondere a tale quesito, suggerisco di non badare solo alle quantità (ovvero agli apporti calorici, che devono essere proporzionati alle proprie attività), ma anche alla qualità. Gli alimenti per i muscoli sono ricchi di proteine, ma non occorre fare attenzione solo al contenuto proteico, bensì è importante anche calibrare l’apporto di carboidrati e di grassi, così come risulta fondamentale fornire all’organismo la giusta quota di vitamine e minerali.
Consiglio sempre di evitare “junk food”, alimenti contenenti grassi saturi e tutti quelli che forniscono calorie senza apportare nutrimento.
È bene mangiare a intervalli regolari, quindi evitare dannosi picchi ed esagerazioni. Infine, in una corretta alimentazione a qualsiasi livello atletico è indispensabile l’idratazione: l’acqua è basilare per recuperare e sostenere l’allenamento, è essenziale per i muscoli, consente di eliminare tossine e di liberarsi anche dei prodotti del metabolismo delle proteine.
Il dottor Massimo Cassarino
Il dottor Massimo Cassarino si è laureato e specializzato in Medicina e Chirurgia a Catania e da subito si è dedicato all’approfondimento dello studio delle patologie della spalla. Nel 2013 ha accresciuto la propria esperienza professionale in Texas, frequentando la prestigiosa scuola del Professor Garstman a Houston, continuando a lavorare con il suo mentore, il Dottor Gianezio Paribelli a Ravenna. Attualmente opera presso la Clinica Morgagni a Catania e fa parte dello staff medico del calcio Catania.
MioDottore: la scheda
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Il Gruppo DocPlanner attualmente serve 35 milioni di pazienti e gestisce 3 milioni di prenotazioni ogni mese.
Conta oltre 2 milioni di professionisti e circa 4 milioni di recensioni sui suoi siti in 12 paesi. L’azienda, fondata nel 2012 in Polonia, ad oggi si avvale di un team di 1.300 persone con sedi a Varsavia, Barcellona, Istanbul, Roma, Città del Messico, Curitiba e Bologna. Arrivato in Italia nel novembre 2015, ha già registrato numeri record con oltre 200.000 dottori disponibili sulla piattaforma.
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Abbiamo parlato di MioDottore anche qui a proposito di sport e stagione fredda e qui di sport e nutrizione.