Eating Healthy Day: il vademecum del mangiare sano

In italia 3 giovani su 10 consumano fast food o junk food una volta a settimana. In occasione dell’Eating Healthy Day, ecco il vademecum del mangiare sano. Dal sostenere la flora intestinale al favorire la depurazione naturale, sono alcune delle regole fondamentali proposte dagli esperti di Guna. Il parere del Prof. Luigi Coppola, docente di Nutrizione Clinica e Dietetica Applicata presso l’Università degli Studi del Sannio.

vademecum del mangiare sano

Ci serve un vademecum del mangiare sano? Probabilmente si. Ogni anno, l’Eating Healthy Day ci ricorda quanto sia importante prendersi cura di sé stessi attraverso scelte alimentari consapevoli.

In un mondo in cui i ritmi frenetici spesso spingono verso soluzioni rapide e poco salutari, questa giornata, che quest’anno è caduta il 6 novembre, vuole essere un invito a fermarsi a riflettere sull’importanza di nutrirsi in modo equilibrato, preferendo cibi freschi e naturali.

E anche se chi pratica sport è generalmente attento alla propria alimentazione, un ripasso non fa male.

Eating Healthy Day: il mercato globale del fast food è in costante crescita

Dal rispetto delle tradizioni culinarie locali alla scoperta di nuovi “superfood”, mangiare sano è un viaggio tra sapori e sensazioni che può migliorare la qualità della vita, contribuendo a una buona salute personale e a una maggiore energia e vitalità.

Ma per molti ancora non è così. Secondo quanto riportato dal sito specializzato GlobeNewswire, il mercato globale del fast food è in costante crescita: si prevede che raggiungerà un valore impressionante di circa 1.075 miliardi di dollari entro il 2030, rispetto ai 750 miliardi di dollari del 2023 (+43%).

In italia 3 giovani su 10 consumano fast food o junk food una volta a settimana

Anche in Italia si conferma questa tendenza: da un focus sul settore pubblicato da Statista emerge che circa il 28% dei consumatori tra i 18 e i 34 anni mangia fast food o junk food almeno una volta alla settimana, mentre la percentuale scende al 9% per gli over 54.

Inoltre, il dato che preoccupa di più è che circa l’8% degli italiani lo consuma due o tre volte a settimana, mentre il 59% si limita a una volta al mese.

Abitudini alimentari in rapido cambiamento

Questi dati evidenziano come i rapidi cambiamenti socioeconomici e demografici abbiano modificato profondamente le abitudini alimentari delle persone, influendo in modo significativo sulla salute dei cittadini.

Sebbene il fast food venga spesso scelto per la sua comodità, è cruciale considerare i rischi legati a una dieta eccessivamente ricca di alimenti elaborati e ipercalorici, noti comunemente come “cibo spazzatura”.

L’importanza dell’educazione alimentare

Diventa quindi importante educare soprattutto i giovani ad uno stile di vita sano e a un approccio alimentare bilanciato, perché un’alimentazione poco bilanciata è nemica del benessere e in particolare dell’equilibrio della flora intestinale.

È ormai un’evidenza scientifica che il trait d’union tra la predisposizione ad ammalarsi di una certa malattia e la manifestazione clinica di essa, sia rappresentato molto spesso dal microbiota intestinale, cioè da quei trilioni di microorganismi (in maggioranza batteri) che dovrebbero sempre vivere in simbiosi con il nostro organismo ma che, per errata alimentazione, variazioni climatiche, tossineemozionali, diventano potenziali nemici, esponendoci anziché proteggerci dalle malattie” dichiara il Prof. Luigi Coppola, docente di Nutrizione Clinica e Dietetica Applicata presso l’Universitàdegli Studi del Sannio.

“Ed allora per armonizzare il nostro Superorganismo, sintesi di cellule umane e di microorganismi, è sicuramente auspicabile una sana alimentazione mai disgiunta da una integrazione nutraceutica di qualità e di comprovata valenza scientifica” aggiunge il Prof. Luigi Coppola.

Foto: luke-michael-unsplash.

Vademecum del mangiare sano

Alcune linee guida possono favorire uno stile di vita rispettoso dell’Uomo nella sua individualità e nella sua armonia mente-corpo, in equilibrio con l’ambiente e la Natura.

Ecco quindi le regole del “lifestyle” secondo la Nutraceutica Fisiologica di Guna, azienda farmaceutica specializzata in farmaci low dose e integratori alimentari, un ottimo vademecum del mangiare sano:

  1. Scegliere prodotti naturali: privilegiare i cibi a km 0 rispetto a quelli trattati o ultra processati, per mantenere l’intestino in buona salute;
  2. Sostenere la flora intestinale: adottare una dieta sana per proteggere l’intestino e l’organismo. In caso di necessità, l’uso di integratori probiotici può aiutare a riequilibrare la flora batterica;
  3. Limitare sale, zuccheri e grassi raffinati: evitare cibi industriali ricchi di sale (la dose giornaliera raccomandata è non più di 5 g), zuccheri semplici, grassi saturi e grassi idrogenati. Consumare invece grassi sani come Omega-3 (presenti in pesce, semi oleosi e olio extravergine d’oliva) e ridurre al minimo bevande gassate e alcoliche, che sono ricche di zucchero;
  4. Idratazione quotidiana: bere giornalmente almeno 30 ml d’acqua per kg di peso corporeo;
  5. Favorire la depurazione naturale: supportare i processi fisiologici di depurazione dell’organismo;
  6. Evitare ingredienti nocivi: limitare il consumo di cibi ad alto contenuto di glutine, glutammato monosodico (additivo utilizzato per la preparazione di dadi e preparati granulari per brodo), zuccheri semplici (glucosio e saccarosio), sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, dolcificanti artificiali, cibi fritti e ogni tipo di cibo pre-trattato e manipolato;
  7. Optare per alimenti nutrienti: preferire verdure a foglia verde (come cavoli, spinaci e cicoria), frutta intera (evitare succhi di frutta zuccherati o da estrattori), olio extravergine di oliva spremuto a freddo, acqua naturale, tè verde (se non controindicato), frutti rossi, nocciole crude e cibi ricchi in Omega-3 (come sgombro, alici, sardine, salmone, semi di lino, etc.).

Cosa ne pensate di questo vademecum del mangiare sano, utile in particolare a chi conduce uno stile di vita attivo?

(S.R.)

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