Buono, naturale, sostenibile, il Salmone selvaggio dell’Alaska è un alimento prezioso per l’alimentazione degli sportivi nonché una delle risorse più preziose dell’Alaska, che fa di tutto per garantire la sua continua abbondanza.
I pesci dell’Alaska, di fatto, sono quanto di più sano si possa mettere nel piatto perché rispondono a tutte le migliori caratteristiche di affidabilità e naturalità. Per celebrare il Mese del pesce dell’Alaska abbiamo ideato una fit-ricetta con salmone, mela verde e bacche goji, perfetta per il post-training.
Tra i pesci dell’Alaska ce n’è uno particolarmente amato dagli sportivi: il salmone selvaggio.
Ebbene il Salmone Selvaggio dell’Alaska, che viene definito uno dei gioielli del Pacifico, poiché cresce e vive nelle acque dell’oceano più grande del mondo, presenta alcune peculiarità che lo rendono un prodotto di qualità premium.
Buono, naturale, sostenibile: il Salmone selvaggio dell’Alaska
Buono, naturale, sostenibile, è un alimento prezioso per l’alimentazione degli sportivi. Carne tenera e soda, sapore e profumo di mare, freschezza, sono caratteristiche intrinseche nel Salmone Selvaggio dell’Alaska ma, oltre a queste c’è un plus valore importante che lo mette al top dei prodotti ittici: la sostenibilità, un tema a cui oggi siamo tutti chiamati a rispondere con senso di responsabilità sia per il nostro benessere sia per quello dei mari e del pianeta intero.
Ricordiamo che un pesce selvaggio sostenibile è un pesce gestito responsabilmente per esistere a lungo termine senza compromettere la sopravvivenza della specie o della salute dell’ecosistema circostante.
Il pesce sostenibile è la fonte di proteine più efficiente dal punto di vista ambientale del pianeta.
L’Alaska e la sostenibilità
Il pesce selvaggio è proprio una delle risorse più preziose dell’Alaska, che fa di tutto per garantire la sua continua abbondanza.
Dai pescatori agli importatori agli scienziati e alle forze dell’ordine, la sostenibilità non è solo cruciale per il sostentamento del paese, ma una tradizione profondamente radicata.
L’Alaska, del resto, è da sempre impegnata nella sostenibilità: è l’unico Paese ad avere, per Costituzione, fin dal 1952, l’obbligo di attenersi a una rigida legislatura per quanto riguarda la pesca, una vera e propria garanzia a favore non solo dei pescatori ma anche per la sopravvivenza del pescato.
L’Alaska Seafood Marketing Institute, inoltre, ha introdotto, nel 2010, il Programma di Gestione Responsabile della Pesca (RFM), una normativa rigorosa di certificazione della sostenibilità che si basa sui criteri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).
Il pesce surgelato
Proprio in virtù di un preciso regolamento, nei mesi in cui non avviene la pesca (tra maggio e ottobre) il salmone selvaggio dell’Alaska è commercializzato surgelato in una modalità che nulla toglie al sapore e alle sue qualità nutrizionali. E volete mettere la comodità di tornare a casa dopo la palestra e avere sempre a disposizione un filetto di salmone selvaggio per cena? I nostri muscoli ringraziano…
Da giugno a settembre/ottobre, invece, in base appunto alle precise leggi dello Stato dell’Alaska, il Salmone Selvaggio è disponibile in versione fresca (in Italia si può trovare nella catena di supermercati Pam Panorama): un’occasione unica per non farlo mancare, fresco, sulla nostra tavola dopo il training.
Il salmone selvaggio dell’Alaska: nutrienti straordinari
Il rispetto per la natura, dunque, è il diktat dei prodotti ittici dell’Alaska ed è questa prerogativa che li rende non solo più sicuri ma anche più buoni.
Il Salmone Selvaggio dell’Alaska, pescato nelle acque incontaminate di questo angolo di paradiso, si nutre esclusivamente di ciò che trova nel suo habitat, plancton, gamberetti e piccoli crostacei.
Questa alimentazione lo rende portatore di nutrienti straordinari per il nostro organismo. Le sue carni sono meno grasse rispetto a quelle dei pesci di allevamento e, grazie ai suoi contenuti in vitamine, alle fonti di selenio, antiossidanti e ai preziosi omega 3, si presenta come un’ottima presenza dietetica per la salute di tutti e per chi pratica sport anche a livello agonistico.
I pesci dell’Alaska, di fatto, sono di fatto quanto di più sano si possa mettere nel piatto perché rispondono a tutte le migliori caratteristiche di affidabilità e di naturalità.
La fit-ricetta di MyFitnessMagazine
Per celebrare il salmone selvaggio dell’Alaska in versione affumicata, abbiamo ideato per voi una fit-ricetta perfetta per il post-training: il Salmone con mela verde e bacche goji. Eccola:
Salmone con mela verde e bacche goji
Ingredienti per 2 persone
1 confezione di salmone selvaggio dell’Alaska affumicato
1 mela verde
2 manciate di bacche goji o dei frutti rossi disidratati
1 cipollotto
1 limone
Olio extra vergine di oliva
Tagliate il salmone e la mela verde (con la buccia) a dadini, aggiungete il cipollotto tagliato fine e condite con olio e limone. Mescolate bene e mettete tutto nei bicchierini, completando con le bacche goji o dei frutti rossi disidratati. Prima di servire i bicchieri metteteli in frigorifero per almeno mezz’ora.
Gennaio, il mese del Pesce dell’Alaska
Cosa ne pensate di questa ricetta a base di Salmone selvaggio dell’Alaska? A proposito di ricette e salmone: lo sapevate che Gennaio è il Mese del Pesce dell’Alaska in molti paesi europei? Per chi desidera qualche idea su come cucinare il salmone e gli altri pesci, su www.alaskaseafood.it, oltre a tutte le informazioni su salmone selvaggio dell’Alaska e gli altri pesci, troverete altre ricette, dalle più semplici alle più sfiziose, suggerite dagli chef più famosi del mondo.
Buon training e buon appetito! Abbiamo parlato del salmone selvaggio dell’Alaska anche qui a proposito della nutrizione dello sportivo e qui del perfetto alleato per chi fa sport. Qui invece un articolo sugli omega 3 in esso contenuti.
(Simona Recanatini)