Brooklyn Fitboxing, il trend del fitness nato a Madrid nel 2014, ha già conquistato 50 mila persone tra Spagna, Portogallo e Argentina: è l’Italia la nazione sulla quale il brand internazionale vuole fare “all in”. Il nostro paese conta già 7 club aperti, di cui 4 a Milano nel 2022 e oltre 2.000 fitboxers attivi. Opportunità nelle principali città italiane per chi vuole investire nel nuovo trend del fitness, ovvero la disciplina che combina movimenti di base di boxe, muay thai, kick boxing ed esercizi funzionali
Brooklyn Fitboxing, il trend del fitness nato a Madrid nel 2014, ha già conquistato 50 mila persone tra Spagna, Portogallo e Argentina: è l’Italia la nazione sulla quale il brand internazionale vuole fare “all in”. Il nostro paese conta già 7 club aperti, di cui 4 a Milano nel 2022 e oltre 2.000 fitboxers attivi.
L’azienda, che in meno di dieci anni ha praticamente già saturato il mercato spagnolo, si sta velocemente espandendo all’estero.
Presto apriranno nuovi club in Germania, Francia, Brasile e Messico con l’obiettivo a 5 anni di aprire 500 clubs, superare i 150.000 fitboxers e raggiungere 100 milioni di fatturato a livello mondiale.
L’Italia è considerato un mercato strategico per l’espansione internazionale del business, con l’obiettivo di passare da 7 a 50 clubs nei prossimi 5 anni.
Fitness e gamification: il successo di Brooklyn Fitboxing
Le cose stanno andando così veloci che il capoluogo meneghino è soldout. Recentemente infatti, il franchisee che ha aperto un club nel 2022, vista la bontà dei numeri e la facilità di gestione dell’attività, ha deciso di aprire altri 3 club entro la fine del 2024. Sommando questi club a quelli che verranno aperti a gestione diretta da parte della branch italiana, altri 8 entro il 2025, a Milano il rapporto tra popolazione e numero dei club è già arrivato al traguardo.
Uno dei capisaldi del brand è infatti la tutela di questo equilibrio, per evitare la concorrenza diretta tra centri e consentire lo sviluppo ad ogni singolo club, garantendo un business sostenibile e di successo, come sta avvenendo in quelli già aperti.
Il fatturato medio generato dai club italiani è infatti addirittura superiore alla media globale.
Una gestione attenta e professionale
La gestione diretta della sede italiana della società è affidata al country manager Gabriele Aluigi, che ha un’esperienza decennale nell’industria del fitness, tempo libero ed entertainment per grandi brand internazionali (Virgin Active, Bounce) e che insieme al suo team, con sede a Milano, fornisce un supporto a 360° per tutti i franchisee.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati economici – commenta Gabriele Aluigi – ma soprattutto del supporto fornito ai franchisee e ai nuovi imprenditori, ai quali riusciamo a proporre un business “chiavi in mano”.
I nostri club diretti ci consentono di migliorare continuamente i nostri servizi e di proporre soluzioni innovative ai nostri partner in franchising.
Tornando ai numeri, invece, penso parlino da soli: il break even point si raggiunge in circa 3 mesi di attività (anche se il club di Ticinese ci ha messo solo 3 settimane!), si rientra dell’investimento in circa 2 anni e mezzo e il ritorno a 7 anni è di 4,5 volte l’investimento iniziale. Il tutto con una gestione semplice e a costi contenuti, basti pensare che sono sufficienti due persone per gestire un club” aggiunge il manager.
Il metodo di allenamento
Brooklyn Fitboxing propone una nuova formula di allenamento, che alterna round al sacco ad esercizi funzionali totaly body. 47 minuti di movimento, senza interruzione, a ritmo di musica.
Il tutto condito da tecnologia brevettata e gamification, aspetti alla base del successo, anche sul territorio italiano.
I sacchi sono dotati di sensori che registrano ogni singolo colpo dei fitboxers e lo misurano in termini di precisione, potenza e sincronia.
Ad ogni sessione corrisponde un punteggio che il fitboxer controlla in modo semplice attraverso la app proprietaria, monitorando in tempo reale i propri progressi e mettendosi a confronto con gli altri fitboxer che si allenano nello stesso club e in tutto il mondo.
Nella app viene infatti pubblicato e costantemente aggiornato il ranking della community locale e mondiale di Brooklyn Fitboxing.
La app
Dalla stessa app si prenotano le sessioni di allenamento e si ha accesso a tutti i contenuti multimediali a supporto delle sessioni che avvengono nei club e che cambiano ogni due settimane, rendendo quindi l’allenamento mai noioso e sempre nuovo. Un trainer è sempre presente durante l’allenamento e con l’aiuto della tecnologia aggrega la community, che vive il suo momento culminante nei mondiali di fitboxing che si svolgono a Madrid, dove si sfidano le squadre provenienti dai club di tutto il mondo. L’ultima edizione si è svolta il 3 giugno a Madrid nella celebre Caja Mágica.
Community, il segreto
Al senso di community contribuisce anche la solidarietà condivisa tra tutti i fitboxers. Ogni allenamento consente di accumulare punti energy che l’azienda converte in donazioni per contribuire alla realizzazione dei progetti portati avanti da quattro diverse ong che si occupano di sostegno all’infanzia, assistenza sanitaria, protezione degli oceani e tutela della fauna e della flora terrestre. Ogni fitboxer sceglie a quale causa donare la propria energia.
Disciplina vincente
La disciplina che combina movimenti di base di boxe, muay thai, kick boxing ed esercizi funzionali è ormai diventata una delle hit nel settore fitness internazionale.
Oltre al pubblico, lo hanno capito investitori e franchisee che si stanno unendo al nuovo trend dell’allenamento. Ad oggi, l’intera rete Brooklyn Fitboxing genera un fatturato annuo di circa 30 milioni di euro. In Italia, oltre alle prossime aperture a Milano, nel mirino ci sono altre grandi città come Roma, Torino, Bologna e Firenze.
Cosa ne pensate del successo di Brooklyn Fitboxing? Abbiamo parlato di questa disciplina anche qui a proposito del successo della disciplina e dell’apertura milanese.
(S.R.)