Barbe da medaglia d’oro: Bullfrog presenta i grooming look degli atleti italiani alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Dal velocista Jacobs al ciclista Ganna fino al capitano della nazionale di karatè Luigi Busà, sono sempre più numerosi gli atleti, soprattutto italiani, che scelgono barba, baffi o pizzetto come proprio stile personale. Vediamone alcuni.
Barbe da medaglia d’oro: Bullfrog presenta i grooming look degli atleti italiani alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Molto più di un elemento estetico, la barba ha avuto nelle varie epoche storiche un valore sociale simbolico molto importante, in grado di definire l’uomo che la indossava, e quello a cui era vietato portarla. Dai tempi degli Antichi Egizi, quando solo il Faraone poteva averla, fino all’Antica Grecia dove lasciarla crescere a 20 anni rappresentava l’inizio della maturità, il momento in cui si poteva esprimere il proprio pensiero e prendere decisioni, fino a diventare vero e proprio simbolo di saggezza, portata con orgoglio dai filosofi e anche dai cittadini più illustri delle Polis. Cambiava in base all’appartenenza alla scuola filosofica, ma era tendenzialmente lunga e folta, mentre quella dei militari era più allungata sul mento.
Ed è proprio in Grecia, nella culla dei Giochi, dove nacquero le Olimpiadi nel 776 a.C., che è interessante notare come gli unici uomini a essere glabri fossero gli atleti…
Secondo la regola antica infatti, gli atleti dovevano gareggiare completamente nudi e glabri, affinché non potessero essere afferrati e rallentati dagli avversari.
I look degli atleti italiani alle Olimpiadi
Dalle origini ai tempi moderni, esclusi gli sport che lo richiedano, come ad esempio il pugilato, dove la peluria del viso potrebbe arrecare danni all’avversario nel corpo a corpo, sono sempre più numerosi gli atleti, soprattutto italiani, che scelgono barba, baffi o pizzetto come proprio stile personale. Vediamone alcuni insieme a Bullfrog, il barbershop nato a Milano nel 2013 con l’intento di diventare un punto di riferimento per i cultori del grooming, ideato da Romano Brida, che ha portato in Italia il concept dei barber shop newyorkesi.
Marcell Jacobs
Il velocista, fresco di record italiano di velocità sui 100 metri con soli 9.95’’, sogna di portare l’Italia sul podio della competizione più iconica e seguita di tutta l’Olimpiade. Se lo farà, il suo stile ad altissima definizione non passerà inosservato: Marcell infatti ha scelto da sempre di abbinare la sua testa completamente rasata ad una barba corta e dai contorni ultra-definiti, righe dritte e nette sia nella parte superiore delle guance che sotto il collo. Uno stile che ha bisogno di manutenzione frequente, certo, ma che enfatizza i tratti del viso e trasmette forza e disciplina.
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Luigi Busà
Capitano della squadra azzurra di karate, disciplina che per la prima volta arriva alle Olimpiadi, Luigi Busà è tra i favoriti italiani di Tokyo 2020. Anche lui sceglie una barba piena e corta, delineata a lama nella parte inferiore del collo all’altezza del pomo d’adamo e sfumata nei contorni superiori delle guance, sfumatura che la collega direttamente alla lunghezza dei capelli ai lati della testa. E’ uno dei nostri stili preferiti, e tra i più richiesti nelle nostre barberie.
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Osmany Juantonera
Anche il pallavolista di origine cubana, che abbiamo appena visto in gran spolvero nella partita vinta contro il Giappone, punta tutto sulla definizione delle linee. La sua è una barba di lunghezza maggiore, super-definita con linee dritte e nette sulle guance e disegnata anche nella zona sotto la bocca. A differenza di Luigi Busà, Osmany ha scelto uno stacco netto tra lunghezza della barba e sfumatura molto alta dei capelli, aggiungendo una finta “riga laterale” tracciata a lama sulla parte sinistra della testa, a ricordare un executive contour.
https://www.instagram.com/osmanijp5
Filippo Ganna
Il ciclista attuale campione del mondo nelle gare a cronometro è uno dei uomini simbolo della spedizione italiana a Tokyo. A differenza dei suoi colleghi, Filippo punta su uno stile di barba completamente casual, corta ma lasciata naturale sia sulle guance che sotto al collo. Da non sottovalutare, però, il volume maggiore concesso alla barba nella zona del mento, un dettaglio di stile che dona equilibrio ai visi più tondi o squadrati.
https://www.instagram.com/gannafilippo
Riccardo Moraschini
Il basket italiano torna alle olimpiadi dopo 17 anni con una squadra con grandi promesse di questo sport. Tra loro, Riccardo è uno degli uomini più rappresentativi, riconoscibile per la sua barba di lunghezza media, molto piena, definita con una linea arrotondata lungo le guance e direttamente collegata ai capelli, senza sfumatura.
https://www.instagram.com/rickymorasca
Frank Chamizo
C’è posto anche per un pizzetto tra le barbe di queste olimpiadi! Il lottatore italiano ha abbandonato il suo stile di viso completamente rasato con cui era noto fino a qualche tempo fa e ha invece optato per un pizzetto intorno alla bocca, più lungo e folto nella zona del mento, con linee che proseguono lungo la mascella. Sicuramente uno stile non da tutti ma che si sposa bene con la forma del suo visto, enfatizza la mascella ma allo stesso tempo ammorbidisce gli spigoli.
https://www.instagram.com/frankchamizo92
Manuel Frigo
Ci ha stupiti in tanti modi il nuotatore italiano, che ha appena conquistato l’argento nel 4×100 metri stile libero! Non solo per la sua prestazione atletica, che insieme al resto della squadra ha segnato il nuovo record italiano in questa disciplina, ma anche per aver abbandonato a sorpresa il suo stile di pizzetto e aver invece lasciato solo il baffo, molto pieno, spesso, e sicuramente un look rarissimo tra i nuotatori (solitamente completamente rasati) e tra i ragazzi di 24 anni come lui.