Presso la Academy For Good della Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus il Dott. Attilio Speciani sta tenendo un ciclo di incontri dal titolo “Conoscere il cibo e come nutrirsi: mettere in pratica le nozioni basilari per migliorare se stessi e aiutare gli altri”. Il 15 aprile si terrà il secondo appuntamento, dedicato all’alimentazione personalizzata per migliorare l’efficienza nella vita quotidiana e nello sport. Cibo e sport: noi ci saremo.
Il cibo è la fonte di energia primaria, sorgente fondamentale di tutte le azioni della vita e del benessere di una persona. Nel corso degli ultimi anni, questa consapevolezza è andata progressivamente riducendosi a causa della disinformazione legata al tema delle intolleranze alimentari. Il termine, usato malamente e quasi sempre in modo a-scientifico, ha infatti portato molte persone a pensare al cibo come a un nemico contro cui combattere. Le uniche due intolleranze accettate dalla scienza sono l’intolleranza al glutine (di tipo celiaco) e l’intolleranza enzimatica e biochimica al lattosio. Argomenti questi di cui ci ha parlato il Dott. Attilio Speciani in una recente intervista (potete leggerla qui).
Conoscere il cibo
Chi desidera approfondire questi temi può sfruttare un ciclo di incontri che il Dott. Attilio Speciani sta svolgendo nell’ambito dell’Academy For Good (http://academyforgood.it/#home) della Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus, che aiuta l’infanzia in condizione di disagio in Italia e nel mondo. (www.nph-italia.org). Il ciclo di incontri si intitola “Conoscere il cibo e come nutrirsi: mettere in pratica le nozioni basilari per migliorare se stessi e aiutare gli altri”. Il prossimo 15 aprile si terrà il secondo appuntamento dedicato a cibo e sport e più precisamente all’alimentazione personalizzata per migliorare l’efficienza nella vita quotidiana e nello sport. Il focus? Gli esempi che ci vengono dalla sport (per esempio, Fabrizio Schembri, campione italiano di salto triplo) aiutano a capire perché un’alimentazione corretta è in grado di migliorare la performance muscolare e la gestione dell’energia. Applicare in modo personalizzato le basi fisiologiche della nutrizione consente di conquistare e mantenere il proprio benessere e migliorare la resistenza alla fatica. Per noi e per chi ha bisogno di noi.
L’importanza di bilanciare
Del resto, in ambito nutritivo, la comunità scientifica ci presenta novità a ciclo continuo. Le novità arrivate dalla ricerca hanno consentito, per esempio, di passare dal concetto di “caloria” al concetto di “segnale” dato all’organismo. Una vera rivoluzione, perché può essere più importante bilanciare i diversi nutrienti nel singolo pasto che valutarne il valore calorico. In questa nuova definizione si sono impegnati organismi internazionali come la Harvard Medical School o il World Cancer Research Fund per fornire i nuovi paradigmi con cui scegliere come nutrirsi. Capire come nutrire se stessi diventa la base che orienta poi le scelte strategiche per aiutare anche gli altri, e soprattutto chi “ha meno” a migliorare la propria condizione di salute.
Da considerazioni di questo tipo sono nati ad esempio i progetti “Peanut butter” o “Tilapia” in Haiti della Fondazione Francesca Rava, per aiutare a riequilibrare i rapporti proteici ed evitare i danni derivanti da proposte utili solo nel breve periodo per togliere la fame, ma profondamente dannose nel lungo periodo. Una nutrizione corretta deve aiutare a nutrire e crescere. Capire per se stessi quali siano i fondamenti basilari dell’assunzione alimentare consente di capire come proiettare anche per gli altri le scelte giuste. E gli altri sono tutti coloro che ci circondano, dai familiari ai propri compagni fino ai bimbi di Haiti…
Il dottor Attilio Speciani
Attilio Speciani, medico chirurgo, è specialista in Immunologia Clinica e Allergologia ed è docente a contratto dell’Università di Pavia per i Master di Nutrizione. Si occupa, fin dall’inizio della sua carriera, della relazione tra alimentazione e benessere. L’immunologia della nutrizione e lo studio dell’infiammazione correlata al cibo, nelle sue diverse espressioni, sono gli ambiti di ricerca e di clinica cui si applica oggi con maggiore attenzione. Il suo ultimo libro è “Le intolleranze alimentari non esistono” (LSWR 2019). MFM
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