Differenze di genere nella cefalea: nelle donne può dipendere da come sono fatti i muscoli della masticazione. Fra le cause del mal di testa ci possono essere anche particolari disturbi di origine muscolo-scheletrici del viso, studiati dall’ortodonzia, e le disfunzioni temporo-mandibolari.
La cefalea nelle donne può dipendere da come sono fatti i muscoli della masticazione.
Il mal di testa da cefalea colpisce in Italia circa il 29% della popolazione, secondo i dati Istat. Il 12% della popolazione soffre in particolare di emicrania, cefalea di origine vascolare in base alla stima dell’Oms, Organizzazione mondiale della salute, e in particolare le donne, con un rapporto 3 a 1 rispetto agli uomini, tanto che l’ISS, Istituto Superiore di Sanità, parla di patologia di genere.
La cefalea nelle donne: i muscoli della masticazione
Fra le cause del mal di testa (emicrania, nevralgia del trigemino, dolori muscolo-tensivi) ci possono essere particolari disturbi di origine muscolo-scheletrici del viso, studiati dall’ortodonzia, e le disfunzioni temporo-mandibolari.
Si tratta di un fenomeno in aumento che riguarda dal 5 al 12% della popolazione adulta e anche in questo caso sono più colpite le donne, soprattutto fra i 25 e i 40 anni, con un rapporto di 4 a 1.
Sono disturbi causati da un malfunzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare, una delle più complesse del nostro corpo, che collega la mandibola al cranio, consente di parlare, deglutire e contribuisce all’espressività del volto.
Le rivelazioni in uno studio
Un recente studio pubblicato ad aprile 2024 su Scientific Reports, importante rivista internazionale edita dal Gruppo Nature, dimostra che in caso di cefalea associata a disfunzioni temporo-mandibolari, le donne non solo sono più colpite, ma presentano una maggiore intensità del dolore rispetto agli uomini in relazione alla particolare conformazione dei muscoli della masticazione.
Lo studio dimostra che, in soggetti che manifestano sia cefalea che disfunzioni temporo-mandibolari, un maggior valore della scala Vas, di valutazione del dolore, corrisponde a valori più bassi dello spessore e dell’estensione del principale muscolo della masticazione, caratteristica propria delle donne.
Come è stato condotto lo studio
Lo studio prende in considerazione 100 pazienti, 71 donne e 29 uomini, di età compresa fra 17 e i 40 anni. Sono state usate immagini ecografiche per studiare le variazioni di spessore e la forza dei muscoli mandibolari e la scalaVAS, Visual Analogue Scale, per misurare l’intensità del dolore.
La Vas è una rappresentazione visiva, soggettiva ma scientificamente accreditata, dell’ampiezza del dolore avvertito dal paziente ed è costituita da una linea predeterminata lunga 10 cm, dove l’estremità sinistra corrisponde a “nessun dolore”, mentre l’estremità destra a “peggior dolore possibile”.
Il commento del Presidente di FACExp
“Si tratta di un nuovo dato che contribuisce a migliorare la diagnosi, il trattamento, e l’esito delle cure nelle pazienti con cefalea, quando questa è correlata a problemi occlusali e/o articolari” commenta Valerio Maccagnola, Presidente di FACExp, associazione senza scopo di lucro che riunisce medici ortodontisti in tutto il territorio nazionale.
“I pazienti che si rivolgono all’ortodontista per un indistinto dolore oro-facciale, possono essere colpiti da un disturbo da cefalea che ha cause diverse, che nulla hanno a che vedere con il nostro ambito di attività e in questo caso devono essere indirizzati ad altro specialista.
Altre volte invece, il disturbo è legato alle disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare e alla struttura muscolare, e un corretto trattamento può alleviare il sintomo, evitando che la malattia diventi cronica” conclude il Presidente.
(S.R.)
Foto apertura: di Ivan Aleksic su Unsplash