Benvenuti nel nostro nuovo spazio “La parola ai Trainer”, un salotto in cui faremo degli incontri con i professionisti del training per avere la loro opinione sul mondo del fitness, oggi, in Italia, ma anche per scoprire come si allenano e che stile di vita adottano i guru dell’allenamento… Sì, vogliamo “rubare” i loro segreti! Per il debutto di questa rubrica MyFitness Magazine ha incontrato Leonardo Castellani, per 15 anni nuotatore agonistico, che ha intrapreso un percorso di studi in Scienze Motorie e oggi è persona trainer in uno studio, il 360 performance di Sassuolo. Abbiamo voluto conoscerlo più da vicino per farci raccontare la sua attività. Ecco la sua intervista, ne scoprirete delle belle su training e dintorni!
Leonardo, ci sveli la tua carta d’identità?
Ciao a tutti sono Leonardo Castellani, inguaribile sportivo. Nuoto a livello agonistico (per 15 anni seriamente, ora per divertimento) da sempre, tempo fa ho deciso di trasformare la mia passione in lavoro. Ho intrapreso dunque il percorso di studi in Scienze Motorie per 5 anni. Dopo la triennale ho iniziato a lavorare come istruttore di sala, successivamente dopo un anno come personal trainer…Parallelamente seguo come preparatore atletico una squadra di pallavolo femminile e un team di triathlon.
Ci racconti brevemente il tuo percorso nel mondo del fitness?
Tutto è iniziato quando Virgin Active mi chiamò come istruttore di sala. Prima la palestra la conoscevo come attività complementare al nuoto. Grazie a questa opportunità, ho approfondito in maniera molto precisa ogni sfaccettatura del mestiere e più che altro mi sono letteralmente innamorato del fitness. Mettere in pratica la tua idea di movimento, coinvolgere i clienti e far appassionare un neofita sono delle vere soddisfazioni.
Come si svolge la tua giornata-tipo?
Prima, lavorando come libero professionista, la mia giornata era in continua evoluzione. Non mancavano mai un’ora di allenamento, pasti completi e spuntini di metà giornata. Ora lavorando in uno studio PT (360 performance di Sassuolo) ho degli orari più precisi. Mi alzo la mattina, una bella colazione, allenamento, pranzo, lavoro da pranzo a cena, mangio, studio e lavoro al pc e 8 ore di sonno non me le toglie nessuno.
Quanto conta l’alimentazione nella tua attività?
Credo che sia una fetta di torta molto importante della performance. Ci rendiamo conto da soli quando sbagliando qualcosa a livello alimentare, non ci sentiamo completamente bene. Viceversa, quando riusciamo a nutrirci nel modo ottimale, la nostra condizione ne risente in positivo. Consiglio sempre di affidarsi a uno specialista del settore, non a uno specialista del web 🙂
Quali sono secondo te i punti chiave di una preparazione ottimale?
Programmazione: ognuno ha il suo obiettivo e occorre programmare il percorso per raggiungerlo
Metodo: il metodo con cui si pianifica e pratica l’allenamento
Costanza e dedizione: dobbiamo essere noi trainer il primo motore, la motrice.
Rapporto personale: l’empatia che si crea con il cliente può essere sicuramente d’aiuto.
Qual è il tuo personale concetto di benessere?
Lo vivo molto a 360°. Benessere quotidiano, mentale e fisico. Dobbiamo star bene con il nostro corpo, vederci e sentirsi bene. È scientificamente testato che l’attività fisica aiuta a tutto ciò, non tralasciando il fatto che il movimento deve essere visto come terapia. Terapia preventiva e curativa.
Tu, come ti alleni?
Ho sempre praticato nuoto. Quindi sono abituato a sopportare carichi di svariati km giornalieri sempre con la testa sotto l’acqua, tutto condito con della palestra. La mia routine è rimasta questa, vivendola in maniera comunque più spensierata. Ora mi alleno 4 volte in acqua e due volte in palestra. Quando riesco inserisco una corsa di 5km. Per due anni ho provato anche a cimentarmi nel triathlon.
Un esercizio irrinunciabile per il tuo fisico e/o un esercizio che consigli sempre ai tuoi allievi?
Mi rendo conto sulla mia pelle, specialmente ora, l’importanza di mantenere i muscoli e le articolazioni libere e mobili. Quindi dico lo stretching, viene spesso sottovalutato, ma solo praticandolo con costanza possiamo apprezzare il reale beneficio.
Quali sono i falsi miti più comuni da cui si deve difendere chi vuole allenarsi seriamente?
Come insegna la super-compensazione, il recupero è parte integrante dell’allenamento. Frequentemente si tende a non lasciare il giusto scarico agli atleti. Si da spesso maggiore importanza alla quantità rispetto alla qualità…beh dipende dai periodi stagionali. Non occorre sempre caricare.
Quali sono i tuoi modelli sportivi?
Michael Phelps, Alessandro Del Piero, Kobe Bryant e Michael Jordan.
In palestra la parola d’ordine è…
IMPEGNO, che vuol dire dare sempre il 100%, la percentuale deve sempre essere elevata in base alle proprie possibilità.
Hai un contatto diretto con il pubblico: cosa suggeriresti per motivare le persone all’esercizio fisico in un centro o con un PT?
Consiglio di provare, sperimentare varie tipologie di movimento. Oramai il mondo del fitness si è evoluto e le opportunità le troviamo ovunque. La costanza e l’impegno porteranno ai risultati, questi ti faranno entrare in un meccanismo. Se ti lasci coinvolgere, magari seguito da un PT, entri in un loop e difficilmente ne esci. Se stai meglio, sicuro che vuoi tornare a star peggio?
Utilizzi integratori?
La prima integrazione per me è l’alimentazione. Gli integratori devono sopperire ad alcune mancanze dovute a un allenamento molto intenso. Durante una stagione uso comunque amminoacidi durante periodi di carico, multivitaminici e integratori di sali minerali da assumere durante la sessione. Sempre sotto consulto di uno specialista. Questo è importante sottolinearlo… MFM