Chi non ha sentito parlare, almeno una volta, della Dieta Dukan, il discusso metodo dimagrante ideato dal medico francese Pierre Dukan, “che ha fatto dimagrire 26 milioni di persone in tutto il mondo” (compresa Kate Middleton, si dice…). La Dukan classica è un metodo di dimagrimento sostanzialmente iperproteico, adattabile alle esigenze del singolo, studiato per chi deve perdere peso in poco tempo o soffre di obesità. Il programma è articolato in 4 fasi (ogni tappa ha un preciso obiettivo, inseparabile da quello delle altre tre) e fin dai primi giorni di dieta assicura risultati tangibili. C’è anche una alternativa più dolce e progressiva, la “Scala Nutrizionale Dukan”, la cui unità di base è la settimana: una settimana di 7 giorni equivale a 7 gradini, quindi 1 gradino al giorno per raggiungere il Giusto Peso. Questa seconda Dukan assicura una perdita di peso progressiva e costante, all’interno di un quadro di rieducazione alimentare da interiorizzare nel tempo, e basata sul concetto di consolidamento e stabilizzazione del peso: una sorta di nuovo stile di vita. Ogni giorno nella Scala Nutrizionale viene aggiunta una categoria supplementare di alimenti, cominciando il lunedì con proteine pure a volontà, poi il martedì proteine più verdure a volontà, e così via.
“Questo schema alimentare può essere seguito da tutti, sportivi compresi, soprattutto da chi desidera smaltire qualche chiletto in più e vuole dimagrire in tranquillità, senza frustrazioni e restrizioni eccessive alla propria vita sociale, visto che la domenica è previsto un ‘pasto di gala’ di totale libertà” racconta a MyFitnessMagazine il dottor Pierre Dukan, che abbiamo incontrato di recente a Milano in occasione del lancio italiano della prima e unica gamma di prodotti alla crusca d’avena, realizzati senza zucchero e senza farina. Sì, perché oggi il problema della nutrizione si basa sostanzialmente su un “nuovo” paradigma, quello dell’insulina, che coinvolge tutti gli ambiti della salute. “Ci sono due miliardi di persone in sovrappeso nel mondo e diventano sempre di più quelle che necessitano di dimagrire. È la società che porta ad andare in sovrappeso, troppi carboidrati, assunti anche per consolarsi e appagarsi. Per questo è importante muoversi e fare attività fisica, soprattutto camminare, che non fa aumentare il senso di fame: si bruciano calorie, si bruciano zuccheri e si guadagna buonumore poiché si agisce sul cervello per produrre serotonina, che è l’ormone che dà la voglia di vivere” ammonisce il dietologo francese. “Il consumo di zuccheri invasivi è diventato eccessivo nella nostra società. Diabete e obesità sono la conseguenza del consumo di questi zuccheri invasivi. In una parola, Diabesité” sottolinea Pierre Dukan. “Oggi l’indice glicemico (numero che esprime un parametro di riferimento tra area di incremento della glicemia di un determinato alimento rispetto all’area di incremento ottenuta con un alimento di riferimento contenente la stessa quantità di carboidrati, n.d.r.) è il miglior marcatore per valutare l’azione dei prodotti alimentari sulla concentrazione del glucosio nel sangue, sulla secrezione di insulina, la conseguente produzione di grasso e sulla stanchezza progressiva del pancreas che porta al diabete”. E poiché è risaputo che sovrappeso, obesità e diabete rappresentano, insieme, il primo fattore di mortalità, diventa importante dirigere anche la produzione industriale dei prodotti raffinati verso indici glicemici il più bassi possibili. “Se si paragona l’indice glicemico alla velocità di un’automobile compresa tra 0 all’arresto e 100 alla massima velocità” spiega Dukan “si nota che il glucosio, lo zucchero del nostro sangue, possiede un IG 100, lo zucchero bianco 70, la farina bianca 85” evidenzia il dietologo. “E sapete qual è l’IG della crusca d’avena? Solamente 15, simile a quello delle verdure verdi!”.
Dukan scoprì le proprietà della crusca d’avena molti anni fa, attivandosi affinché questo ingrediente sostituisse dove possibile la farina bianca. Quali sono le proprietà fisiche della crusca d’avena? Innanzitutto il suo potere di assorbimento: può aumentare 20 volte il suo volume d’acqua, dilatare lo stomaco, generando un senso di sazietà rapido e duraturo. Poi la sua viscosità: la crusca, mescolata ai prodotti alimentari, giunge nell’intestino tenue, luogo di passaggio delle sostanze nutrienti nel sangue. La sua viscosità gli permette di attaccarsi ai prodotti alimentari scomposti, ridurre il loro passaggio nel sangue e trascinare con sé una piccola parte delle sostanze nutrienti e delle calorie nelle feci.
Dunque, il senso di sazietà e la perdita di calorie rendono la crusca d’avena un alimento determinante nella lotta contro il sovrappeso o semplicemente un’alleata preziosa per chi desidera mantenersi in forma e perseguire lo “stare bene”.
La crusca d’avena è un alimento naturale, ricco di fibre, minerali e vitamine B1; è fonte di proteine e contribuisce al mantenimento del colesterolo (merito dei betaglucani). Dukan lancia dunque sul mercato una gamma completa (barrette, biscotti), di prodotti alla crusca d’avena ma realizzati senza farina bianca e senza zucchero, proprio per andare incontro alle esigenze di chi vuole nutrirsi bene e non vuole rinunciare ai carboidrati. L’utilizzo di semi oleosi (ad alto potere lubrificante), aromi, cioccolato grezzo rendono i prodotti piacevoli e gustosi. E soprattutto adatti a tutti: diabetici, persone in sovrappeso, sportivi. SR