Conoscete l’’idrokinesiterapia? Per comprendere meglio i segreti di questa tecnica, già molto in voga tra gli sportivi, abbiamo chiesto aiuto ad Aspria Harbour Club, sempre attento alle novità wellness e al benessere a 360°, che ha da poco introdotto tra i propri trattamenti proprio l’idrokinesiterapia. Bene: si tratta di una tecnica che sfrutta l’ambiente acquatico, da sempre fonte di benessere per la salute del nostro corpo. Il termine deriva dall’unione delle parole greche hydor (acqua), kines (movimento) e therapia (guarigione), ed è una pratica riabilitativa che sfrutta la fluidità dei liquidi per rendere più semplice e meno dolorosa l’esecuzione di alcuni movimenti. Essendo l’uomo costituito per due terzi di acqua, infatti, non esiste elemento migliore per il recupero funzionale e una sensazione di giovamento generale. “L’idrokinesiterapia è un trattamento a 360 gradi che rappresenta un valido ed efficace percorso riabilitativo in cui ogni movimento è un massaggio. La pratica va considerata parte di un programma e perciò complementare a tutte le altre terapie indicate come necessarie dallo specialista, a seconda delle affezioni del paziente. Ciò che si deve porre come obiettivo, iniziando l’idrokinesiterapia, è di portare il paziente, attraverso gli esercizi eseguiti in acqua, a stare meglio sulla terra” spiega Luca Alari, Masso Fisioterapista e Massaggiatore sportivo con Specializzazione in idrokinesioterapia di Aspria Harbour Club. A beneficiare di questa tecnica è tutto lo scheletro, con la possibilità di operare trattamenti mirati per zone particolari su indicazioni del medico o del paziente. La terapia viene svolta con l’ausilio di galleggianti, che posizionati a pelo d’acqua o immersi creano l’attrito necessario per far lavorare il corpo, e con il supporto del fisioterapista, che con il tempo si limiterà a giudare e correggere i movimenti.
Obiettivi principali dell’idrokinesiterapia sono:
PREPARAZIONE ATLETICA_in qualità di trattamento adatto a tutti gli sportivi come preparazione muscolare pre e post attività motoria, che aiuta quindi a prevenire gli infortuni;
RINFORZO MUSCOLARE_come attività per fisici esili che soffrirebbero dall’allenamento intensivo in palestra, e in questo modo non danneggiano ma rinforzano in modo dolce il fisico;
RIATLETIZZAZIONE_in particolare per il recupero da stiramenti, contratture e lesioni in maniera rapida e indolore o da traumi più gravi a seguito di infortuni o operazioni chirurgiche.
L’acqua favorisce l’innalzamento della soglia del dolore, laresistenza al movimento, la vasodilatazione, la mobilità articolare nonché il controllo del proprio corpo. Il tuttograzie alla notevole riduzione del peso corporeo, controbilanciato da una pressione idrostatica che spinge verso l’alto producendo una sorta di galleggiamento e, al contempo, del riscaldamento dello stesso, per una sensazione di calore che ristora e allo stesso tempo ammorbidisce i tessuti e fa bene alla muscolatura. Questi gli elementi che rendono efficace la particolare fisioterapia, da svolgersi in piscine riscaldate (da 32-33° almeno) e controindicata solamente a chi soffre di problematiche permanenti quali cardiopatia, ipertensione arteriosa o varicosi, oltre a proplematiche temporanee quali ferite o infezioni.
L’immersione in acqua, oltre ai benefici fisici, ha profondi effetti psicologici: un senso generale di rilassamento e distensione, nonché una sensazione di libertà e sicurezza che consente il recupero di capacità funzionali apparentemente perdute. Il risultato finale è quello di un’esperienza globale in cui la sfera sensoriale ed emotiva riesce a influire positivamente e concretamente anche sul recupero fisico e motorio. MFM