Il tema del doping viene affrontato raramente e sembra appartenere a un mondo lontano dalla nostra quotidianità, riservato esclusivamente all’ambiente degli atleti professionisti. E invece, purtroppo, è diffuso in molte palestre e a farne uso sono soprattutto i ragazzi più giovani, non pienamente consapevoli delle conseguenze disastrose di queste sostanze illegali, vendute on-line nel totale anonimato.
McFit, la catena n.1 in Europa nel settore del fitness, ha deciso di prendere una posizione netta contro il doping con una politica di “tolleranza zero” per contrastare questo terribile fenomeno partendo da una comunicazione chiara nei propri centri.
“Train Clean to Feel Good” è il titolo del primo workshop a cui noi di MyFitnessMagazine abbiamo partecipato insieme ai club manager dei centri McFit di tutta Italia, affinché ognuno di noi si faccia portavoce del concetto di fitness pulito fuori e dentro la palestra.
La giornata ha visto la partecipazione di Alessandro Politi, inviato e giornalista di “Le Iene” che ha condiviso con noi il suo servizio scioccante sul doping (andato in onda durante il programma), sulla facilità con cui sostanze altamente nocive (che vengono utilizzate per dopare i cavalli) siano vendute tranquillamente su internet o spacciate nelle palestre. Queste sostanze arrivano in Italia prevalentemente dal Nord Africa, Egitto in primis, e sono totalmente fuori dal controllo medico. Tumori, infarti, malformazioni genetiche nei figli. I danni causati da steroidi e anabolizzanti sono tremendi e il video che Alessandro ci mostra è estremamente cruento e ci fa capire quanto troppo spesso vengano sottovalutate queste sostanze.
La performance atletica deve essere concepita come benessere e stile di vita sano a 360° e il raggiungimento degli obiettivi fitness deve avvenire in modo onesto e pulito, senza che comporti rischi per la salute. Ne sa qualcosa Max Calderan, Extreme Desert Explorer intervenuto al workshop, che di sfide estreme, contando solo sulla forza del suo corpo e delle sua mente, ne ha superate davvero tante. Solo per citarne alcune: Aprile 2006, è il primo al mondo ad attraversare di corsa il deserto del Qatar (202 Km in 38 ore e 10 minuti), in Oman ha percorso 437 km in 90 ore e 20 minuti. Agosto 2007, sempre in Oman, percorre 200 km in 48 ore in piena estate (+56 °C) e nell’agosto 2008, ancora in Oman, 360 km in 75 ore. Max, con il suo fare calmo di chi ha il pieno controllo di sé, ci racconta delle potenzialità del nostro corpo e di come possiamo, grazie all’allenamento e senza l’uso di doping, affrontare le sfide più estreme.
Come è possibile quindi raggiungere livelli impensabili partendo da una condizione di normalità ? Ponendosi un obiettivo, secondo Max Calderan, la tua mente prende un percorso diverso. Bisogna avere un sogno da realizzare, circondarsi di persone positive che ti aiuteranno a creare situazioni che ti renderanno felice e proiettato verso la tua meta. Il suo vero sponsor, ci confida, è quella persona che crede in lui. “Trovate il vostro sponsor, quella persona che vi sostiene nei vostri progetti, e potrete sfidare il mondo!”
Il focus sui valori è un altro punto saliente di questo interessantissimo workshop Mcfit. I giovani soprattutto vanno aiutati a trovare i propri valori, devono essere accompagnati ed aiutati a capire quali siano i loro sogni e i loro obiettivi. Solo così è possibile avere un ruolo concreto e di supporto per le future generazioni.
La capacità di adattamentoè poi un tema cruciale. L’imprevisto deve essere vissuto e non evitato, la mente deve aprirsi e ascoltare per poter affrontare. E proprio l’ascolto è la prima grande azione che un personal trainer dovrebbe fare: ascoltare i propri clienti e cogliere tutti i segnali che possono far pensare a cattive abitudini o percorsi sbagliati.
La solitudine, troppo spesso vissuta come qualcosa di negativo, deve tornare ad essere parte delle nostre vite. Siamo sempre sui social e quasi incapaci di stare soli con noi stessi ma è proprio in questi frangenti che si aprono varchi emotivi che portano una persona ad analizzarsi e scegliere i percorsi corretti.
“Superare la paura vuol dire abbandonare l’idea che esiste un limite”. I limiti non sono contemplati e per affrontare le situazioni più estreme dobbiamo partire da una profonda conoscenza di noi stessi.
Durante il workshop sonno intervenuti anche Silvia Fascians, fitness influencer, e Ivan Lurgo, dietista e personal trainer. Entrambi hanno fatto un’analisi del frequentatore tipo della palestra e della cattiva ma purtroppo diffusa propensione a voler ottenere grandi risultati in poco tempo. La tendenza dilagante è quella di approcciarsi all’attività fisica solo poco tempo prima dell’estate, pretendendo però di raggiungere risultati conseguibili solo dopo mesi e comunque con una vita sana costante. Questi obiettivi irraggiungibili spingono molte persone a seguire diete troppo restrittive, spesso senza un controllo medico e magari utilizzare integratori non idonei o peggio ancora sostanze dopanti. Discorso a parte per coloro che desiderano perdere peso e si sottopongono a diete drastiche (ed inutili), per riprendere poi tutti i chili poco dopo.
La cultura del benessere deve invece essere parte integrante e costante nella nostra routine. Impariamo a rispettare poche e semplici regole:
- frazionamento del cibo su 5 pasti al giorno
- almeno 1,5/2 litri di acqua
- dieta ipocalorica bilanciata
- riposo di almeno 7/8 ore per notte
- frequentare la palestra almeno 2/3 volte a settimana
- alternare cardio training , functional e sala pesi
Ma soprattutto dobbiamo sempre tenere a mente che:
- non serve allenarsi tutti i giorni per raggiungere più velocemente i propri obiettivi (al contrario il nostro corpo ha bisogno di riposo)
- la sola attività fisica non è sufficiente al raggiungimento del proprio obbiettivo specifico
- la dieta non è solamente finalizzata alla sola perdita di peso ma è rilevante anche per chi vuole costruire massa muscolare
- bere poca acqua pregiudica un corretto dimagrimento e non favorisce ma rallenta la crescita della massa muscolare
- proteine, aminoacidi,brucia grassi, creatina, vitamine non sono sostanze dopanti e non causano danni al corpo maggiori rispetto alla scorretta alimentazione o ad ogni altro tipo di abuso (es. alcool)
- l’utilizzo di integratori deve essere programmato e personalizzato
(Alessandra Longo per MFM)